VERSO MALAGA

Italtennis, pace fatta tra Volandri e Sinner: "Jannik si è fatto sentire tutti i giorni"

Il capitano dell'Italia ha parlato dopo i match con la Svezia confermando la presenza del fuoriclasse altoatesino in vista delle Finals di Malaga

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Italtennis, pace fatta tra Volandri e Sinner: "Jannik si è fatto sentire tutti i giorni" - foto 1
© Getty Images

L'Italia del tennis vola alle Finals di Coppa Davis, ma soprattutto ritrova un clima di pace. La squadra capitanata da Filippo Volandri ha superato per 2-1 la Svezia cogliendo così il pass per Malaga, ma al tempo stesso ha ottenuto il supporto di Jannik Sinner, al centro delle polemiche negli ultimi giorni dopo la scelta di non partecipare alle sfide andate in scena a Bologna

A confermare la distensione è stato lo stesso capitano non giocatore che, al termine della sfida di doppio persa da Simone Bolelli e Lorenzo Musetti, ha spiegato come il fuoriclasse altoatesino non abbia fatto mancare il sostegno ai propri compagni di Nazionale così come Matteo Berrettini che è accorso all'Unipol Arena per offrire consigli ai propri compagni di squadra: "Ha fatto gruppo anche chi non è sceso in campo come Jannik che ha mandato messaggi tutti i giorni, o come Matteo che ha trovato lo spazio durante la riabilitazione per venire a sostenerci. E questo è stato bello per tutti”".

Un'arma in più per gli azzurri che, dopo esser stati sconfitti dal Canada all'esordio, hanno compiuto l'impresa con il Cile mettendo il sigillo sulla qualificazione nella sfida con la Svezia di Leo Borg e scoprendo il talento di Matteo Arnaldi, decisivo per il passaggio del turno da parte della formazione tricolore.

“Il giudizio su questa settimana è ‘strepitosa’. C’era chi ci aveva già fatto il funerale e invece questo gruppo meraviglioso ha saputo reagire e questo grazie alla disponibilità di tutti - ha raccontato Volandri -. A mente fredda rileggeremo tutta questa settimana dall’inizio alla fine per capire e fare tesoro dell’esperienza. Comunque l’obiettivo Malaga è stato raggiunto”.

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Ad aprire a un ritorno in Nazionale di Sinner è stato anche il presidente federale Angelo Binaghi che ha elogiato l'allievo di Simone Vagnozzi per il comportamento mantenuto nel corso della cinque giorni emiliana e che ha spiegato i retroscena dietro la scelta di non rispondere positivamente alla convocazione di Volandri.

"Aspettavo la fine degli incontri per parlare di Sinner, a cui faccio i complimenti perché è riuscito in questi giorni a non rispondere e a non farsi trascinare dalle polemiche, a far sì che la squadra riuscisse ad esprimere il meglio anche nelle difficoltà. Sono atteggiamenti di grande maturità che confermano quello che ho sempre pensato di lui. Ero presente a New York quando ha giocato tre set e mezzo con i crampi contro Zverev, in una situazione molto difficile: c'era molto caldo, era molto umido. Ho seguito le dichiarazioni anche alla nostra televisione in cui ha sostanzialmente detto che era pronto a venire in Davis. Siamo stati informati che il suo staff immediatamente dopo aveva impostato con lui una riflessione seria che ci sembra ragionevole - ha sottolineato il numero uno del tennis italiano -. Gli hanno detto: ‘Houston, abbiamo un problema. Se vuoi vincere gli Slam, un obiettivo suo e di tutto lo sport italiano, i dati ci dicono che abbiamo problemi fisici. Se l'obiettivo continua a essere, e deve essere, diventare un giocatore che ogni anno lotta per gli Slam come Federer, Djokovic e Nadal, allora bisogna fermarsi, fare un programma fisico pluriennale come già stiamo facendo, e intensificarlo. Il calendario da qui a fine anno prevede tre, quattro settimane vuote. perciò dobbiamo sfruttare queste settimane di intensificare la preparazione fisica e darti tutte le armi per poterti mettere in condizione di competere per vincere gli Slam’".

Binaghi e l'Italia intera attendono quindi con impazienza il ritorno in campo di Sinner che, insieme a Berrettini, dovrebbero condurre il Bel Paese alle Finals in programma in Spagna dal 21 al 26 novembre e che vedranno la squadra di Volandri affrontare ai quarti una fra Olanda e Gran Bretagna.

Il tutto non facendo mai mancare il contributo per la maglia azzurra e gestendo al meglio i propri impegni agonistici come indicato dallo stesso presidente federale: "Credo che si possano, si debbano sacrificare obiettivi di breve termine per vincere la battaglia di medio e lungo periodo, perché se vinciamo questa scommessa cambiamo la storia del tennis. Arriverà comunque anche per Sinner il momento in cui alla nazionale bisognerà dare la priorità rispetto ad altro, ci saranno situazioni in cui i ragionamenti potranno e dovranno essere diversi. Sono sicuro che Sinner non rinuncerà a venire a Malaga. Credo che abbia detto, e l'ha dimostrato quando è venuto a giocare in Coppa Davis, di provare orgoglio, voglia, passione nell’indossare la maglia della nazionale - ha concluso Binaghi -.  Credo sia stato giusto sacrificare questo girone di Coppa Davis, dove l'Italia partiva favorita anche senza Sinner e Berrettini, rispetto a obiettivi di lungo periodo che, se raggiunti, di Davis ce ne potrebbe portare tre o quattro come successo con le ragazze in Billie Jean King Cup negli anni 2000. È nostro dovere riuscire a rimodulare i nostri principi, i nostri obiettivi per cercare di far cogliere a lui, a tutto il tennis e il nostro sport, un'occasione irripetibile".

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