TENNIS

Atp Finals, Sinner sfida Djokovic: crash test per puntare in alto

L'altoatesino a caccia del primo successo contro Nole e di ulteriori conferme sulla sua crescita

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Atp Finals, Sinner sfida Djokovic: crash test per puntare in alto - foto 1
© Getty Images

Jannik Sinner contro Nole Djokovic. A Torino va in scena una delle partite più attese delle Atp Finals. Per alcuni una finale anticipata, per tutti un crash test cruciale per il numero uno azzurro. A caccia della prima vittoria contro il fuoriclasse serbo, al Pala Alpitour l'altoatesino dovrà confermare sul campo il suo percorso di crescita contro il più forte di tutti e provare a portare a casa un'impresa che garantirebbe il passaggio in semifinale in un gruppo dove Rune rappresenta una seria minaccia. 

Numeri alla mano, dopo la vittoria contro TsitsipasSinner è messo bene nella classifica del Gruppo Verde, ma il match contro Nole rappresenta uno scoglio enorme. Sia perché nei tre precedenti tra i due ha vinto sempre il serbo, sia perché per Jannik sembra giunto il momento di fare un ulteriore scatto in avanti sul piano del gioco e della maturità. Uno step necessario per dimostrare di poter puntare più in alto non solo a Torino, ma anche nella classifica Atp. Tutto con l'aiuto di un campo velocissimo e dell'incredibile spinta del pubblico del Pala Alpitour che cercherà in tutti i modi di aiutare Jannik a sfondare il muro invalicabile di Nole con i suoi colpi, la sua corsa e la sua strategia.

Vincere contro il numero uno al mondo, del resto, per Sinner avrebbe un doppio significato. Oltre a rappresentare il superamento di una sorta di tabù, infatti, il successo con Djokovic potrebbe dare all'altoatesino l'entusiasmo giusto per aumentare il proprio livello di autostima in campo, consentendogli di misurarsi con le sue ambizioni e di affrontare la parte finale del torneo dei Maestri con un solo target in mente: la vittoria finale. Obiettivo ambizioso contro un Nole sempre pronto a dare battaglia su ogni palla per confermare di essere l'uomo da battere nel circuito. Ma non impossibile. Soprattutto dopo le tre ore passate in campo dal serbo contro Rune

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