Logo SportMediaset

Seguici anche su

Papà Gallinari: "Triste non vederlo più in campo ma era momento giusto"

02 Dic 2025 - 19:15

"È un momento triste, sapendo di non poterlo più rivedere in campo. Ma al tempo stesso deve essere contento e orgoglioso di tutto quello che ha fatto nella sua carriera, nonostante sia stato massacrato dagli infortuni. Sono contento per lui, perché alla fine è riuscito a togliersi l'ultima soddisfazione vincendo il campionato in Porto Rico". Così Vittorio Gallinari, ospite di 'Tempi Supplementari' su Rai Radio 1 Sport, sul ritiro dal basket giocato di suo figlio Danilo. "Tutti i problemi fisici lo hanno portato a prendere questa decisione - ha aggiunto il papà di Gallinari - non è stato facile, perché il basket è una passione di famiglia, Danilo gioca da quando aveva 5 anni. Decidere di smettere non è mai facile, ma il fisico non gli permetteva più di andare avanti. Era il momento giusto per chiudere una parentesi bellissima della sua e della nostra vita".

"Ho ricordi bellissimi - ha poi aggiunto - da quando è stato scelto al draft con la numero 6 alle prime partite in Nba, la gara da tre punti all'All star game, ma anche le prime partite con Milano e in Nazionale. Resistere 16 anni in Nba non è facile. È stato bravo a stare in un mondo che ti assale e ti tritura, dove tutto corre velocemente. Rimpianto per non aver chiuso la carriera a Milano? Purtroppo il fisico non gli ha permesso di farlo, anche lui aveva pensato a un ultimo anno a Milano, ma in altre condizioni fisiche. Sarebbe stato bello, ma ha preferito lasciare un ricordo diverso". Vittorio Gallinari conclude affermando che "a me piace ricordarlo da piccolo, con queste gambe lunghissime sui campetti della provincia di Lodi con all'attenzione di tutti i genitori che lo vedevano giocare con quelli più grandi. Mi piace ricordare questo ragazzino magro, alto, con i pantaloncini enormi, che gioca coi più grandi. Un ricordo che rimarrà per sempre nella mia testa - ha concluso - Il futuro di Danilo? Si prenderà una pausa di riflessione per decidere cosa fare. Non penso resterà nel mondo della pallacanestro. Ha tante proposte, le valuterà pian piano e poi deciderà cosa fare".