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Milano-Cortina, Malagò: "Massima partecipazione a gare paralimpiche sarebbe prima medaglia"

11 Dic 2025 - 15:37

"E' una sfida per tanti motivi. Chi ci ha preceduto ha fatto molto bene. Si parte con il benchmark di Londra 2012 che ha sdoganato un concetto, quello delle di presenze di spettatori. C'è un aspetto culturale. Il Cio ha voluto sottolineare questo abbinamento nell'organizzazione. Sappiamo della complessità per evidenti motivi organizzativi, ci sono luoghi che hanno complicazioni per alcune accessibilità ma abbiamo cercato di fare del nostro meglio". Così Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano-Cortina all'evento 'Italia in Gioco - Cip e Rai fanno squadra per Milano Cortina 2026', che offre uno sguardo in anteprima sui progetti, i contenuti e le strategie editoriali in vista dei prossimi Giochi Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. "Le Olimpiadi invernali hanno una storia diversa da quella estiva, la prima edizione si tenne nel 1976, ed erano fuori dal mondo olimpico. Oggi hai l'Arena di Verona per la cerimonia di apertura, una scelta fatta perché si voleva dare una continuita tra il mondo olimpico, dove si terrà la cerimonia di chiusura e quello paralimpico. E chiudiamo con Cortina, altra sommessa vinta. Quale migliore eredità nel riammodernato e riaggiornato stadio del ghiaccio. Questi sono segnali importanti in termini di comunicazione. Spingiamo, ognuno con le proprie capacità, affinché gli italiani vengano a vedere le gare paralimpiche. Il costo dei biglietti è in linea con i riferimenti dei grandi eventi internazionali, anzi è più basso. Sarebbe un segnale fantastico dimostrare che c'è stato quel coinvolgimento, sarebbe la prima vittoria", ha concluso.