L'Italia chiude gli Europei di ciclismo su strada nel Limburgo con cinque medaglie (2 ori, 1 argento e 2 bronzi) e il terzo posto del medagliere alle spalle di Olanda e Belgio e con lo stesso numero di medaglie dei padroni di casa. "Il bilancio è senza dubbio positivo - le parole del presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni -. Torniamo a casa con due titoli europei, grazie alla splendida vittoria di Edoardo Affini nella cronometro individuale e al successo del nostro Mixed Team Relay élite. A queste si aggiungono due medaglie di bronzo, una conquistata da Mattia Cattaneo nella cronometro e l'altra da Eleonora Gasparrini nella prova in linea U23, oltre all'argento di ieri di Elisa Balsamo. Purtroppo non siamo riusciti a salire sul podio con gli uomini élite, nonostante il grande lavoro di squadra: gli azzurri hanno lavorato in maniera compatta e determinata, dimostrando ancora una volta la solidità e l'affiatamento del gruppo, qualità che ci contraddistinguono a livello internazionale. Dispiace che Jonathan Milan non sia riuscito a esprimersi al meglio e a concretizzare gli sforzi dei compagni, ma resta la consapevolezza del valore dimostrato in gara anche in una giornata in cui il risultato non ha premiato i nostri sforzi". "Se da una parte c'è un po' di rammarico per il podio mancato - conclude il n.1 della Fci -, possiamo comunque essere orgogliosi di un altro grande risultato: l'argento conquistato da Andrea Garibbo nel primo Mondiale di Enduro, che si è svolto questo weekend a Canazei. Questo dimostra la polivalenza e la versatilità del nostro movimento, nonché l'impegno e l'attenzione che stiamo dando a tutti i settori, i quali ci stanno ripagando con risultati importanti".