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Borg: "Il caso Sinner? Trovo strano il ritorno del preparatore"

18 Set 2025 - 23:23

Jannik Sinner "ha licenziato il suo preparatore atletico. E poi, una volta che tutto si è calmato, lo ha riassunto, cosa che trovo molto strana. Non ne so di più". Lo afferma Bjorn Borg in un'intervista su un talk show della Svt, la Tv di servizio pubblico, in cui cita il caso del numero 2 al mondo. Sinner lo scorso luglio ha richiamato nello staff Umberto Ferrara, allontanato nell'agosto 2024 a seguito del caso Clostebol, che aveva portato l'italiano a una sospensione di tre mesi dal circuito. In una delle tante interviste legate al lancio della sua autobiografia, il 69enne Borg dice di non essersi mai dopato anche se il fenomeno esisteva ai suoi tempi: "Non voglio fare nomi ma so che c'era il doping, però io non ci ho mai avuto a che fare. Se qualcuno fa uso di sostanze dopanti, penso che dovrebbe essere squalificato a vita. Così lo sanno, quando provano a farlo", conclude. Borg annette anche di aver abusato di sostanze stupefacenti dopo il ritiro dal tennis, a 26 anni, e che aveva iniziato a prenderle quando viveva a Milano: "C'erano sempre droghe in giro e non avevo amici. Non era un bel periodo. Le droghe, le pillole e l'alcol in eccesso rovinano la vita" afferma Borg, raccontando inoltre di essere stato vicino a morire per una overdose di cocaina: "Il medico mi ha detto che se fossi arrivato un po' più tardi non sarei sopravvissuto. Mio padre era lì davanti a me... Mi sono vergognato come un cane".

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