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BARELLI: "MALAGO'? NESSUNA MANO POLITICA SUL CONI"

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"Non c'e' nessuna mano della politica sul Coni. Si sta costruendo una realta' fantasiosa. Sono 83 i soggetti sportivi che eleggono il presidente del Coni e ad oggi se ne conoscono solo 9. Gli altri 74 devono ancora essere eletti. Come si fa a dire che il centrodestra voglia il Coni senza nemmeno sapere questi 74 soggetti chi sono, che pensano, se hanno o meno una tessera di partito in tasca?". Cosi' il presidente della Federnuoto e capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli, a proposito del caso sull'eventuale proroga di Giovanni Malago' a presidente del Coni. A Malago', dice Barelli, "auguro un futuro radioso e di successo". Ma l'argomento Coni, sottolinea, non si puo' affrontare "senza discutere di leggi del settore. Vorrei ricordare che nel 2018, con un governo Pd, e ministro era Luca Lotti, venne cambiata la legge che regola le federazioni e il Coni. Nei decenni precedenti, i mandati del Coni, che e' un ente pubblico, erano due. I mandati delle federazioni, che sono associazioni private, non avevano invece limite. Allora Lotti alzo' a tre il numero di mandati possibili per la presidenza del Coni e limito' a tre i mandati dei presidenti delle federazioni. Al tempo, Malago' era stato entusiasta di questa scelta e i presidenti federali meno". Sulla possibilita' che il successore di Malago' possa essere il governatore del Veneto, Luca Zaia, spiega: "Al di la' dei nomi, ci sono vincoli specifici nello statuto del Coni per l'individuazione del candidato, che deve avere una storia sportiva ben precisa. Non ci si puo' inventare dal nulla un candidato che non ha mai avuto a che fare con lo sport. Esistono norme stringenti in questo senso". Per Malago' si profila un futuro nella Federcalcio? "Non conosco le sue intenzioni, ma e' un dirigente che ha fatto grandi esperienze, un appassionato di sport da dodici anni alla guida del Coni - risponde Barelli - La presidenza del Cio, poi, sarebbe certamente un'occasione importante per il mondo sportivo italiano. Il presidente del Cio e' paragonabile a un leader internazionale". 

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