Se piove rimandiamo, lo aveva detto nel suo libro e così è stato. Perché la camera ardente di Nicola Pietrangeli, venuto a mancare all'età di 92 anni, sarebbe dovuta essere ieri nel campo a lui intitolato al Foro Italico. Ma il meteo non lo ha permesso e così l'ultimo saluto alla leggenda azzurra del tennis sarà oggi, dalle 9 alle 12 prima dei funerali, in forma privata, alle 15 a Ponte Milvio. L'organizzazione in capo alla famiglia e alla federazione, con la disponibilità di Sport e Salute, cercherà di rispettare in tutto e per tutto quelle che erano le volontà di Pietrangeli, per questo non è escluso che durante l'omaggio a Nicola possano partire musiche come quelle di Charles Aznavour o 'My Way' di Frank Sinistra, quest'ultima una sua espressa richiesta presente nella biografia che racconta la sua vita. Tantissime, poi, le personalità attese del mondo sportivo, politico e degli spettacoli, al di là di amici e parenti. Dal n.1 del Coni, Luciano Buonfiglio, (che ha spostato il volo per Atene affinché potesse esserci) ai vertici di federtennis e Sport e Salute, passando per il presidente della Fondazione Milano Cortina, Giovanni Malagò, che sarà accompagnato dalla mamma. Per il governo ci sarà sicuramente il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi e non è impensabile che anche qualche altro collega di maggioranza possa passare per portare un suo omaggio, così come Alberto di Monaco. Difficile invece immaginare la presenza dei tennisti italiani (molti sono all'estero in vacanza), mentre non dovrebbero mancare i capitani di Davis e BJK Cup, Filippo Volandri e Tathiana Garbin. D'altronde l'affetto che la famiglia ha ricevuto nelle ultime ore è stato immenso, con migliaia di messaggi di vicinanza che sono arrivati da ogni angolo di mondo o quasi. Persino Rafael Nadal ha voluto ricordarlo sui propri social e oggi anche tanti tifosi si prenderanno cinque minuti della propria giornata per venire a salutare un'ultima volta un campione che ha unito mondi sportivi e culturali differenti. Nelle tre ore di camera ardente è poi previsto che il feretro venga messo al centro del 'Pietrangeli' con davanti un maxi schermo a proiettare delle immagini di Nicola. La fila di chi vorrà dargli un ultimo saluto, invece, partirà dal tunnel che porta al campo. Insomma, in tutto e per tutto rispettando le volontà del primo italiano capace di vincere un grand slam (il Roland Garros) e la famosa Coppa Davis del '76.