Fontana e Pellegrino nel club dei 27 anni

Alla stessa età delle rockstar passate ad altra vita, loro si godono un momento di gloria che passa ogni quattro anni

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Per una volta trattiamo il club dei 27, nel senso degli anni, in una modalità trionfale. Dalla coincidenza dell'anagrafe delle rockstar passate a un'altra vita a chi a 27 anni la propria vita l'ha dedicata alla fatica, alla caccia di una medaglia. 27 anni come quelli di Arianna Fontana e Federico Pellegrino che dipingono di oro e argento un martedì ad altissima tensione. Arianna vince in una delle specialità più crudeli e spietate. Short track, qualcosa che ricorda il film “Rollerball”. A tutta velocità, girando in tondo a un fazzoletto che pare un campo di basket surgelato, lottando contro la forza centrifuga e avversarie spesso e volentieri poco corrette.

Arianna mette pochi millimetri della punta del pattino davanti alla coreana che gioca in casa, che viene giudicata la più forte del mondo nel pattinare vicino ai 42 secondi sui 500 metri. Ecco, la coreana appartiene alla categoria delle poco correte e viene squalificata dalla Var del ghiaccio. Per “Ari” è la sesta medaglia olimpica dentro un percorso fuori media iniziato da adolescente a Torino 2006. Poi Federico Pellegrino, altro fenomeno della classe 1990, specialista delle gare sprint. Paradosso per una specialità che si chiama sci di fondo. Si corre, è proprio il caso di dirlo, a tecnica classica. Roba che Federico, detto Chicco, digerisce poco. Eppure il ragazzo dà l'anima, prova e tenere il marziano norvegese Klaebo in un territorio nemico e alla fine si mette al collo un argento per due centesimi appena di vantaggio. Qualcosa che ha il sapore del trionfo. Un martedì meraviglioso per due atleti che si battono e si sbattono quotidianamente nell'anonimato con un obiettivo che passa ogni quattro anni. L'Olimpiade appunto.

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