SCIALPINISMO OLIMPICO

Tokyo chiama Milano e Cortina: dalla sessione del CIO in Giappone decisione all'unanimità: sì allo scialpinismo a cinque cerchi

La disciplina entra nel programma olimpico con cinque eventi da medaglia e grandi ambizioni per l'Italia, nazione leader dello skialp.

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Alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 farà il suo esordio "a cinque cerchi" lo sci alpinismo. La decisione è stata presa - all'unanimità - nel corso della 138esima sessione del Comitato Olimpico Internazionale in corso a Tokyo. Si conclude così la lunga corsa di questa disciplina verso una promozione passata anche attraverso il "test" dei Giochi Olimpici Giovanili di Losanna 2020. Crescono quindi le speranze tricolori di medaglia: la nazionale italiana di skialp. Per Robert Antonioli, uno dei nostri atleti di punta, "questo non è un traguardo ma un trampolino di lancio".

Il programma dello skialp a Milano-Cortina 2026 prevede cinque eventi (due maschili, due femminili ed uno misto) e tre format: sprint e individuale maschile e femminile oltre - appunto - alla staffetta mista, coinvolgendo 48 atleti: 24 donne e 24 uomini.  

Sulla decisione presa in Giappone dai membri del CIO di inserire lo sci alpinismo come sport aggiuntivo nei XXV Giochi Invernali (prima però andranno in scena quelli di Pechino 2022) ha avuto un ruolo-chiave la grande crescita della disciplina in Europa e soprattutto in Italia, con profonde radici storiche e sportive nelle regioni alpine. L'Italia è anche una delle nazioni leader nel mondo con diversi successi internazionali nelle principali competizioni nell'ultimo decennio. Inoltre, pur rimanendo l''Europa è inoltre il continente nel quale lo scialpinismo ha il maggior sviluppo, negli ultimi anni sono stati rilevati sempre più partecipanti - sia a livello professionale che amatoriale - in tutto il mondo.

Questo il  commento di Flavio Roda, Presidente FISI (Federazione Italiana Sport Invernali):

"È una grande notizia per l’Italia, per la Federazione e per la nostra nazionale di sci alpinismo, che è una delle più forti al mondo. Abbiamo campioni come Robert Antonioli, che ha già vinto quattro Coppe del mondo in carriera, come Michele Boscacci, come Davide Magnini e molti altri. Ora nella loro carriera c’è un obiettivo in più, e di grande prestigio internazionale. La Federazione farà tutto il possibile per mettere la squadra nella condizione di crescere ancora e ben figurare ai Giochi del 2026. Sono certo che anche gli atleti e i tecnici faranno del loro meglio”.

Con la collaborazione di Maurizio Torri (sportdimontagna.com)  abbiamo raggiunto per un parere sulla promozione olimpica dello scialpinismo proprio il valtellinese Antonioli, vincitore in carriera di quattro Coppe del Mondo overall, di un titolo iridato individuale e di diverse Coppe del Mondo di specialità:

"Il mio collega Matteo Eydallin ha vinto il suo primo Mondiale a trentacinque anni (Robert ne compirà trentuno a dicembre, ndr), quindi le Olimpiadi per me sono uno stimolo a continuare. Sono felice, questo è un successo per tutto il movimento ed un nuovo obiettivo per i giovani che si stanno avvicinando a questo sport. Non si tratta di un traguardo ma di un trampolino di lancio: la sfida inizia ora".

Ora parte ufficialmente la corsa per accaparrarsi le prove skialp di MiCo 2026. Le sedi più gettonate sono Ponte di Legno/Tonale e Valtellina, ma anche il Veneto ha ambizioni concrete.  

 

 

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