Il pagellone del Mondiale di sci

Dal trionfo austriaco alla debacle italiana

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VOTO 10 AUSTRIA
Con nove medaglie ha sbancato il medagliere. Cinque sono d'oro anche se forse mancano quelle cui tenevano di più, quelle di slalom gigante e slalom speciale maschili, quelle di Marcel Hirscher che comunque ha calpestato il gradino alto del podio in combinata e team event.

IL PUBBLICO
Ha riempito le tribune tutti i giorni, sostenendo non solo gli atleti di casa. Uno spettacolo. Il successo di un mondiale si vede anche da questo. Soprattutto in un paese dove nonostante le cinque medaglie lo sci non è certo tra le discipline più popolari.

TINA MAZE E ANNA FENNINGER La slovena e l'austriaca si sono divise perfettamente il ruolo di protagoniste assolute: due ori e una argento a testa. Certo Tina Maze avrebbe voluto imitare Lasse Kjus e le sue cinque medaglie del 99, ma non bisogna dimenticare l'influenza che l'ha messa ko dopo Cortina. Se alla fine di questa stagione si ferma mancherà.

VOTO 9 TED LIGETY La sua seconda manche dello slalom gigante è un pezzo di antologia. Ha fatto un capolavoro cui Marchel Hirscher non è riuscito a rispondere. Tre volte campione mondiale di seguito è un filotto che non ha precedenti.

DANIELA MERIGHETTI E' andata a mondiali senza aver sciato per 20 giorni e con la mandibola fratturata dopo la caduta di Cortina. Voleva esserci e con il suo ottavo posto in discesa ha ottenuto uno dei migliori risultati di tutta la spedizione: Dh lion.

VOTO 8 ROBERTO NANI Per una manche ci ha fatto sognare. I secondo tempo in gigante non è stato confermato nella seconda, peccato, ma è un punto di ripartenza per la disciplina più malmessa dello sci maschile. E' stato l'unico azzurro con il suo sesto posto ad avere accesso al palco delle premiazioni.

JEAN BAPTISTE GRANGE Oro in slalom quattro anni e molti infortuni dopo Garmish. Un vero outsider che ha approfittato dell'inforcata di Marchel Hirscher. A dimostrazione che lo slalom offre sempre qualche risultato a sopresa, ma gli azzurri non ne hanno aprofitatto.

MIKAELA SHIFFRIN Ha dominato lo slalom femminile come era nel pronostico. Ha fatto entusiasmare il pubblico deluso dalla contro prestazione di Lindsey Vonn. Non ha ancora 20 anni e ha già in tasca due titoli mondiali.

VOTO 7 BODE MILLER Rientrato apposta per i mondiali ha dato spettacolo con una caduta impressionante. Con una ferita profonda alla coscia a preso gli sci per andare ad abbracciare moglie e figli, poi in ospedale ha incontrato 50 punti di sutura. Higlander

AKESEL LUND SVINDAL Higlander numero 2. Rientrato dopo la rottura del tendine d'Achille ha conquistato due sesti posti. In discesa e super g. Un esempio per molti.

VOTO 6 ELENA CURTONI, FRANCESCA MARSAGLIA, FLORIAN EISATH
Un decimo e due ottavi posti. Non era certo da loro che ci sin potevano aspettare le medaglie, quindi entrare nei primi 10 a un mondiale è un risultato che non delude. Certo manca qualcosa per fare il salto di qualità

STEFANO GROSS E GIULIANO RAZZOLI
A nostri slalomisti era richiesto un miracolo, di salvare la baracca nell'ultimo giorni di gara. Non si può dire che non ci abbiano provato, ma nulla è andato come avrebbe dovuto. Prutroppo non sono più giovanissimi e non avranno molte altre possibilità di riscatto. MARTA BASSINO La squadra femminile deve ripartire da lei e da quelle della sua generazione come Pichler e Goggia. Hanno talento e carattere, bisogna che non vadano sprecati.

VOTO 5 DISCESISTI AZZURRI
Una debacle oltre ogni pessimistica previsione. Dominik Paris e Christof Innerhofer tra mondiali e Olimpiadi dal 2011 erano sempre stati da podio, qui hanno fatto le comparse. Qualcuno li ha accusati di fare le prime donne, di allenarsi solo quando ci sono le condizioni meteo favorevole. Sta a loro dimostrare di non essere improvvisamente diventati brocchi in Coppa del Mondo.

VOTO 4 FEDERICA BRIGNONE
Uscita malamente in gigante dove la si voleva in grado di tornare sul podio come nel 2011 non si poteva pensare che avrebbe brillato in slalom. E'indubbiamente un talento, ma nello sci come in ogni sport individuale la concentrazione conta più della tecnica. Infine non si può rispondere male a un'intervista anche se la domanda può non essere gradita.

TEAM EVENT ITALIA
L'Austria ha vinto un meritato oro nella discussa prova a squadre mettendo in formazione i suoi campioni. L'italia con Costazza, Borsotti e i fratelli Marsaglia ha fatto una modestissima figura uscendo al secondo turno. Questa volta, sicuramente, non è colpa degli atleti.

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