SCI ALPINO

Sci, frattura di tibia e malleolo per Sofia Goggia: "Mi rialzerò anche stavolta"

L'azzurra è scivolata in allenamento a Ponte di Legno dove stava preparando i prossimi appuntamenti di Coppa del Mondo, l'operazione alla clinica La Madonnina

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La stagione di Sofia Goggia si interrompe forse sul più bello. Dopo esser tornata competitiva in gigante e aver colto due podi a Cortina d'Ampezzo, la 31enne di Astino è caduta in allenamento a Ponte di Legno subendo una frattura di tibia e malleolo della gamba destra per cui è stata operata nel pomeriggio di lunedì 5 febbraio alla Clinica "La Madonnina" di Milano dal dottor Panzeri, in collaborazione con il dottor Riccardo Accetta, responsabile dell’UO di Traumatologia dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio. L’operazione, iniziata attorno alle 14 e terminata poco prima delle 17, è perfettamente riuscita, all’atleta è stata applicata una placca con sette viti e osserverà un periodo di riposo e scarico di circa 40 giorni, per poi cominciare la parte più attiva della fisioterapia, che avrà comunque inizio sin dai prossimi giorni. 

Goggia era impegnata nel terzo giro del primo giorno di allenamento sulla pista Casola Nera di Pontedilegno (Bs), dove stata preparando il prossimo appuntamento di Coppa del mondo a Soldeu. Mentre affrontava una curva verso destra, il suo sci destro è rimasto impigliato in una porta, provocandone la caduta. “Un altro infortunio che interrompe la mia rincorsa ad una nuova Coppa del mondo di discesa - ha dichiarato la sfortunata campionessa bergamasca prima di entrare in sala operatoria -, ma anche stavolta saprò rialzarmi”.

“Dispiace sempre quando si fa male un atleta – ha detto il Presidente Flavio Roda -. Sofia, in particolare era in un momento molto positivo: forte nella velocità e migliorata anche in gigante. È un vero peccato, questo infortunio. Speriamo si risolva nel miglior modo possibile”.

Per l'azzurra si tratta dell'ennesimo infortunio che ora rischia di compromettere la propria rincorsa verso i Mondiali 2025 e le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, ultimi traguardi per una carriera sempre al limite, caratterizzata da grandi successi, ma anche da terribili cadute. 

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