Il norvegese batte un Mauro Caviezel in grande forma di soli 12 centesimi. Errore per l'azzurro, che rimedia un +1.14
Va ad Aleksander Aamodt Kilde il SuperG di Val Gardena, con il norvegese che si prende la prima vittoria nella Coppa del Mondo 2021 grazie a una prova monumentale. Battuto di appena 12 centesimi Mauro Caviezel, che aveva battuto tutti nel SuperG di Val d'Isere. Completa il podio Kjetil Jansrud a +0.21. Solo dodicesimo Dominik Paris, dopo un errore nel tratto centrale e che rimedia un +1.14. Emanuele Buzzi buon 24°, Christof Innerhofer 26°.
La mitica Saslong sembra facile, ma proprio per questo è incredibilmente selettiva. E non nasconde piccole insidie che possono costare caro. Lo dimostra la classifica finale del SuperG, in cui i primi quattro si giocano il podio e vedono le rispettive posizioni assegnate per questioni di dettagli infinitesimali. Con la zampata del fuoriclasse che si rivela decisiva. Così è Aleksander Aamodt Kilde a prendersi la vittoria, mandando anche un segnale a quel Mauro Caviezel che appare il più ispirato al mondo nella specialità. Sulle nevi di Val Gardena, però, lo svizzero si deve accontentare di un comunque importantissimo secondo posto: nessun errore per lui, nessuna sbavatura. Semplicemente il vincitore della Coppa del Mondo 2020 è perfetto, e prevale di un battito di ciglia: 12 centesimi. Completamente ritrovato anche il vecchio leone Kjetil Jansrud, terzo a 21 centesimi. Senza avversari del genere avrebbe potuto anche ambire a qualcosa di più. Come Matthias Mayer, quarto a +0.34 senza di fatto aver sbagliato nulla: ulteriore riprova della competitività di una gara in cui il livello dei migliori è altissimo.
Lo dimostra il distacco del quinto classificato Andreas Sander, che chiude a 6 decimi: non poco. Chi deve incassare una delusione è invece Dominik Paris, pure al cancelletto con il pettorale numero 1. Per l'azzurro però non è facile ritrovare competitività dopo undici mesi di stop forzato. E infatti arriva un decisivo errore nel tratto centrale, che alla fine lo costringe a chiudere solo 12°. Paris non riesce a sprigionare tutta la sua potenza, ma la sua volontà è intatta. Chiaro che la stagione sia appena cominciata e che la velocità vada riconquistata passo dopo passo: le occasioni non mancheranno. Gli altri italiani chiudono peraltro tutti molto indietro. Resta positivo il 24° posto di Emanuele Buzzi, mentre Christof Innerhofer è solo 26°. Addirittura fuori dai primi 40 Matteo Marsaglia, out Riccardo Tonetti dopo un errore al primo intermedio.