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Tanara e Guerini campioni italiani Ultra Skymarathon FISky 2025 in Val di Scalve

Nella prova lunga la vittoria scratch al femminile è andata a Melissa Paganelli

di Stefano Gatti
22 Lug 2025 - 12:54
 © DR Fotografia

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Estate, tempo di gare ad alta quota e di prestazioni dai riflessi tricolori. Tra gli eventi più gettonati ed impegnativi dell'arco alpino e prealpino italiano c'è sicuramente MUST, acronimo che sta per Memorial Ultra Scalve Trail. Ad imporsi nella prova-clou da 47 chilometri e 3600 metri D+ dell'evento andato in scena sabato 19 luglio sotto l’egida FISky (Federazione Italiana Skyrunning) nella bergamasca Val di Scalve (Prealpi Orobie) sono stati Mattia Tanara e Melissa Paganelli. Insieme alla vittoria di giornata, il sempre più convincente atleta veronese si è assicurato anche il titolo di campione italiano Ultra Skymarathon, un altro passo nella sua crescita. Al femminile invece, il tricolore è andata Silvia Guerini.

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Agonismo, partecipazione, e tanto tifo anche per la prova entry level da 23 chilometri (900 metri D+) e per il Gleno Vertical non competitivo da cinque chilometri (600 metri D+) della serata di venerdì 18 luglio che - grazie alla diga del Gleno illuminata per l’occasione - ha regalato uno spettacolo emozionante.

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Oltre quattrocento gli atleti al via dell'evento MUST Memorial Ultra Scalve Trail, organizzato da Fly-Up Sport di Mario Poletti in Val di Scalve con il coinvolgimento dei comuni di Colere, Schilpario, Azzone e Vilminore di Scalve e con il supporto della Pro Loco Colere. Numeri importanti, ottenuti grazie al prezioso impegno e alla collaborazione di tutti le parti coinvolte. 

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Da sottolineare la presenza di alcuni atleti provenienti dall’estero: Messico, Svezia, Norvegia, Francia, Grecia, Finlandia, Lituania, Burkina Faso. Una nota internazionale che non snatura (anzi arricchisce) il senso di un evento dalle forti connotazioni locali o meglio identitarie, nato per celebrare i caduti della tragedia della Diga del Gleno del primo giorno di dicembre del 1923, costata la vita a centinaia di abitanti (356 le vittime accertate) tra la popolazione della Val di Scalve, travolta dall'onda di piena provocata dal cedimento della diga stessa all'alba di quel giorno di centouno anni e mezzo orsono. Un evento che unì l’intera vallata e che ancora oggi fa battere i cuori. Sport, storia e territorio sono le componenti che fanno di MUST quello che è, quello che rappresenta.  

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Mattia Tanara aveva un conto in sospeso con MUST, ampiamente saldato (con tanto di cospicui interessi tricolori) grazie allo scudetto Ultra Skymarathon FISky. Il portacolori del Team Scott/KM Sport ha chiuso la missione-vittoria in cinque ore, 18 minuti e 46 secondi. A completare il podio nell'ordine Luca Arrigoni (ASD Pegarun) con un ritardo di 15 minuti e 50 secondi dal vincitore e Michele Albrici di Angolo Mountain che ha chiuso la sua prova 47 minuti e 43 secondi dopo il neocampione italiano Tanara.

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Tra le donne vittoria scratch per Melissa Paganelli (Elle Erre ASD) in sette ore, nove minuti e 48 secondi (quattordicesima di una classifica assoluta da 107 effettivi) ma titolo tricolore a Silvia Guerini (Team Gaaren#BEaHERO) che se lo aggiudica con il tempo di otto ore, cinque minuti e 44 secondi, tagliando il traguardo in seconda posizione a poco meno di un'ora (55 minuti e altrettanti secondi) da Paganelli. Terzo posto finale per Milena Pasin di US Aldo Moro ASD con un ritardo di un'ora, 20 minuti e 45 secondi.

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Per quanto riguarda la gara corta, decisamente più veloce e nervosa, in campo maschile la vittoria è andata allo svedese Martin Nilsson (da un mese praticamente... di stanza in Italia e protagonista fisso delle gare sky sulle nostre Alpi) con il tempo di un'ora, 43 minuti e quattro secondi, seguito a otto minuti e 54 secondi da Federico Zambelli dei Runners Bergamo e a 11 minuti e 59 secondi da Simone Rota di Recastello Radici Group.

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In campo femminile a mettere in fila la concorrenza è stata la trailrunner indipendente Elena Milesi che ha prevalso in due ore, 26 minuti e 58 secondi (trentaseiesima di 254 finishers M/F) su Tiziana Bianchini di US Malonno (al traguardo con un ritardo di un'ora e 30 minuti dalla vincitrice) e Lucia Isonni (staccata di due ore e 21 minuti) che ha replicato al femminile il terzo posto del compagno di colori (verde-nero) Rota per la corazzata Recastello.

È stata stilata una classifica anche per la non competitiva di venerdì sera, con partenza alle ore 20.30 e arrivo alla diga del Gleno appositamente illuminata per l'occasione. L'immancabile Martin Nilsson ha vinto tra gli uomini in 26 minuti e 54 secondi, staccando di un minuto e 39 secondi Nicola Piffari e di tre e 25 Giovanni Zamboni. Più serrata la sfida al miglior tempo nella prova femminile: Maria Moreschi ha avuto la meglio in 41 minuti e 25 secondi su Arianna Trussardi (staccata di soli 25 secondi), mentre Nadia Gesemi Carminati ha segnato il terzo tempo a quattro minuti e nove secondi da Moreschi. 

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