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TRAILRUNNING

San Fermo Trail: Michele Boscacci e Daniela Rota da primato sul Pizzo Camino

Il toprunner valtellinese e la sua collega bergamasca mattatori del ricco fine settimana di gare sulle montagne della Val Camonica

di Stefano Gatti
24 Ago 2022 - 10:53
 © Giada Simonetti

© Giada Simonetti

I magnifici trecento del San Fermo Trail hanno chiuso in bellezza il weekend di corse sull’Altopiano del Sole. Un successo a trecentosessanta gradi per i ragazzi dell'Evolution Team che - oltre alla nona edizione della prova trail - hanno proposto ai presenti la Yankee Run ad inseguimento tra le vie di Borno, la popolarissima family run ma soprattutto l’adrenalinico time attack al record al Pizzo Camino “Up&Down”… featuring Michele Boscacci e Daniela Rota, entrambi portacolori del Team La Sportiva.

© Germano Fedriga

© Germano Fedriga

Missione compiuta per Michele Boscacci e Daniela Rota nello special event della Val Camonica. Grazie alle loro performances, i nuovi tempi da battere al Pizzo Camino (circa 1578 metri di dislivello positivo/negativo) corrispondono rispettivamente ad un’ora, 54 minuti e 15 secondi e a due ore, 22 minuti e 56 secondi. Entrambi atleti del Team La Sportiva, il campione valtellinese e la sua collega bergamasca hanno letteralmente polverizzato i precedenti primati cronometrici di Mattia Tanara e di Maria Eugenia Rossi, abbassandoli di quattro minuti esatti (Boscacci) e addirittura quattordici minuti e sei secondi (Rota)!

© Germano Fedriga

© Germano Fedriga

Teatro della performance il Pizzo Camino appunto, montagna delle Prealpi Orobie dall'aspetto aspro e roccioso, quasi dolomitico, che si eleva per 2492 metri sul livello del mare lungo la dorsale che divide alta Val di Scalve e media Valle Camonica, la provincia di Bergamo da quella di Brescia. Partito di gran carriera, il campione del mondo di scialpinismo Boscacci ha preferito attaccare in salita per poi non doversi prendere rischi eccessivi lungo l’itinerario di ritorno in discesa, Rota invece ha spinto “a tutta” dall’inizio alla fine. Ad accompagnarli in questa suggestiva sfida con il cronometro un pubblico particolarmente numeroso e “caldo”.

© Germano Fedriga

© Germano Fedriga

Dietro ogni curva il frastuono dei campanacci ha letteralmente sospinto i due pretendenti, partiti da Piazza San Giovanni Paolo II a distanza di mezz’ora l’una dall’altro. Superando sentieri, ghiaioni, canali, roccette e tecnici traversi, Michele e Daniela hanno raggiunto i 2492 metri di quota della vetta del Pizzo Camino, per poi fare dietrofront e gettarsi a capofitto nella discesa, accolti al traguardo da due ali di folla.   

© Simone Foglia

© Simone Foglia

L’esplosiva performance del 32enne Boscacci e quella altrettanto efficace della 41enne Rota hanno completato (un po' come la classica ciliegina sulla torta) il fine settimana della nona edizione di San Fermo Trail. Anche in questo caso la prova ha avuto due protagonisti assoluti, emersi prepotentemente da un plotone composto da circa trecento atleti, o meglio dalla più ristretta ed esclusiva cerchia dei toprunners al via. Stiamo parlando del bergamasco Sergio Bonaldi e della “local” Sara Bottarelli. Come da copione, partenza dalla suggestiva Piazza San Giovanni Paolo II di Borno (883 metri slm) per salire fino a raggiungere il Rifugio San Fermo (a quota 1868). Da qui gli atleti hanno affrontato un traverso tecnico e panoramico (Sentiero Alto) di circa quattro chilometri che li ha portati ai 1921 metri del monte Arano. Dal GPM è iniziata la discesa al rifugio Laeng (1769 metri slm) nella conca di Varicla, per poi costeggiare il suggestivo lago Lova e piombare sul traguardo di Borno. 

© Giada Simonetti

© Giada Simonetti

Al maschile Bonaldi (ex fondista di livello internazionale) ha lasciato ben poche speranze agli avversari, di fatto conducendo la gara dall’inizio alla fine. Sui 18 chilometri e 600 metri dell’itinerario di gara (1261 metri D+) c’è stata però bagarre per le altre posizioni da podio. Al traguardo Bonaldi (Pegarun ASD) si è imposto in un’ora, 30 minuti e 26 secondi, confermando di trovarsi in uno straordinario periodo di forma (che dura oltretutto da quattro mesi) e mettendo in fila gli atleti di punta di due storiche società di corsa in montagna: Luca Merli (AS Valchiese, staccato di soli 18 secondi) e Damiano Pedretti (US Malonno), che ha chiusola sua prova con il tempo di un’ora, 31 minuti e 35 secondi.

© Simone Foglia

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Alle spalle del podio, top five completata da Marco Filosi e Lorenzo Cagnati. Al vincitore è sfuggita solo la soddisfazione del record del percorso, fissato da campione del mondo di corsa in montagna Henri Aymonod in un’ora, 29 minuti e 16 secondi. Bonaldi è quindi rimasto ad un minuto e dieci secondi dal campione valdostano.

© Giada Simonetti

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Stesso copione al femminile, con Sara Bottarelli ben presto in fuga… per la vittoria, lasciando Beatrice Bianchi, Alice Sortini e Heidi Davies a giocarsi i restanti gradini del podio. In Piazza Giovanni Paolo II applausi a scena aperta per la vincitrice, al traguardo un’ora, 46 minuti e 59 secondi (17esima della classifica assoluta), nel suo caso con il nuovo record sulla distanza. Secondo posto per la valtellinese Sortini (Atletica Alta Valtellina, 19esima assoluta) che batte se stessa fermando il cronometro 29 soli secondi dopo Bottarelli (Free Zone) e lei pure sotto il suo precedente best time di un’ora, 49 minuti e 40 secondi, che era anche il record della gara. Terzo posto per Beatrice Bianchi (La Recastello Radici Group, 25esima assoluta) a quattro minuti e 45 secondi dalla vincitrice, seguita da Martina Bilora e Heidi Davies che completano la top five di San Fermo Trail. 

© Simone Foglia

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