La fase di discesa nasconde le peggiori insidie a livello muscolare e articolare: impariamo a prevenire con la giusta tecnica
La salita è per molti runner uno degli incubi peggiori. A conti fatti, però, chi corre dovrebbe temere soprattutto i tratti di percorso in discesa, perché è in questa situazione che si rischia di farsi male e che, comunque, si subiscono danni muscolari e articolari. Questo succede soprattutto perché, di solito, i runner non si allenano per la corsa in discesa, in quanto la percepiscono come facile e la affrontano con un senso di liberazione dalla fatica della salita, come se fosse un momento di recupero attivo che il percorso di gara ci concede. Niente di più sbagliato! Imparare ad allenare la discesa è molto utile, soprattutto nella prevenzione degli infortuni.
Le prime volte dovremo scegliere dei tratti abbastanza brevi oppure consentirci delle soste per permettere alla muscolatura di riprendere la necessaria scioltezza. Teniamo conto che una buona tecnica di discesa prevede una andatura sempre in spinta, in accelerazione, il piede tocca e rimbalza con il minore tempo possibile di contatto al suolo, compatibilmente con il grado di pendenza e la irregolarità del fondo. Al contrario, un “discesista” alle prime armi o un cattivo discesista è in continua frenata, anche su discese poco impegnative e questo comporta un grande affaticamento dei quadricipiti con possibilità di crampi e un enorme dispendio energetico.
Per chi non fosse abituato alle sollecitazioni della discesa ecco alcuni consigli di base:
Dopo le premesse iniziali e gli esercizi di base, il miglior modo di allenare la discesa è quello di… allenarsi in discesa, seguendo, ad esempio, questa scaletta caratterizzata da difficoltà progressive: