TRAILRUNNING

Quartrail des Alpages: passaggio… a nordovest per trailrunners dal palato fino  

Distanze e dislivelli per tutti i gusti nella prova valdostana che torna in calendario alla fine di maggio dopo lo stop forzato del 2020.

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Conto alla rovescia per la quinta edizione (la terza competitiva) del Quartrail des Alpages sulle montagne della Valle d’Aosta immediatamente a nord del capoluogo regionale. La data da segnarsi in agenda è quella di sabato 29 maggio: tra un mese esatto. Cancellata nel 2020 dall’emergenza sanitaria, la prova ha ottenuto dal CONI lo status di evento agonistico di preminente interesse nazionale ed oltretutto, con la sua collocazione quasi a fine primavera, offre agli appassionati della disciplina anche un banco di prova molto interessante in vista delle ultradistanze estive.

“Tentiamo il ritorno alla normalità, offrendo agli appassionati di trailrunning dallo spirito più competitivo la possibilità di tornare ad appuntarsi il pettorale per rimettersi alla prova - grazie anche alla nuova Amministrazione Comunale di Quart – su di un itinerario al tempo stesso tecnico e suggestivo. Proponiamo due percorsi competitivi (da 50K e da 26K) e tre non agonistici da 25, 14 e 6 chilometri di sviluppo”.

Queste le parole di Claudio Hérin, organizzatore del Quartrail che - nato nel 2016 come manifestazione non competitiva - con l'obiettivo di far conoscere i sentieri e le bellezze naturalistiche del territorio di Quart, ha fatto … l’upgrade a competizione vera a e propria (diventando appunto “Quartrail des Alpages”) due anni più tardi, sulla distanza dei 50 chilometri per 4100 metri di dislivello positivo. Il programma si è poi arricchito nel 2019 della prova da 26 chilometri (e 2200 metri di dislivello), introdotta per incontrare anche le esigenze degli amanti delle distanze più brevi e meno estreme, ma comunque di grande impegno. Facendo poi parte - come anticipato - dell’elenco delle prove presenti nel registro CONI tra gli “eventi e manifestazioni d livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale (circolare DPCM 3 dicembre 2020), gli atleti iscritti (sulla piattaforma wedosport.net, ndr) sono autorizzati ad allenarsi e partecipare all’evento anche spostandosi fuori dalla propria regione”.

Due anni fa il Quartrail des Alpeges" andò in scena in una giornata di pesante maltempo, con tanto di tempesta di neve che mise a dura prova gli atleti in gara cosiccome gli organizzatori, costretti a modificarle letteralmente “in corsa” l’itinerario della prova lunga, tagliando la sezione più in quota e “remota” dell’itinerario. Ad imporsi furono al maschile due atleti d’Oltralpe (il francese Nicolas Pianet nella 50K e l’elvetico Antoine Piatti nella 26K) mentre al femminile a salire sul gradino più alto del podio furono le “local” Tatiana Locatelli e Gloriana Pellissier.

Ecco al proposito un "passaggio" del racconto della nostra esperienza in gara nella bufera del Quartrail des Alpages 2019:

"... Poi arriva la neve. I primi fiocchi iniziano a cadere sul sentiero che, abbandonate le comode poderali e le strade tagliafuoco, nonché un bellissimo tratto di discesa ripida (che affrontiamo 'a tutta' ma disciplinatamente in fila indiana) porta fino il pianoro dell'alpeggio di Cènevè, già completamente imbiancato. Qui si inverte la rotta per il lungo traverso in salita che (prima nel rado bosco in costa, poi su cresta meno che elementare) risale la montagna fino alla Croce di Fana. Siamo in piena tormenta ma ci convinciamo che (essendo tutti ben equipaggiati) per una volta non dobbiamo difenderci da sole a picco e calura. Per me però non sarà esattamente così. Il terreno offre una buona tenuta, visto che il percorso nella neve è stato completamente battuto per noi nei giorni precedenti dallo staff e che lo strato di 'fresca' per il momento non ha effetti sulla 'performance'. La discesa fino al secondo ristoro di Fonteil è ripida, spettacolare, a tratti emozionante. Dimentico subito la raccomandazione del commissario di percorso poco fa, su alla Croce: 'massima attenzione in discesa!' Sì, ciao … Senza perdere di vista il terreno che ho sotto i piedi e soprattutto qualche metro davanti a me, prendo di volta in volta come punto di riferimento il concorrente che mi precede e riesco a concedermi il lusso di un paio di ricongiungimenti ed annessi sorpassi: l'autostima in certi momenti è più utile di un sorso di the caldo o di una barretta energetica!" 

Unica nel suo genere, la partenza ha luogo dalla corte del castello medioevale di Quart, a 740 metri di quota, duecento metri a monte dell'abitato: alle sei in punto per la 50K, alle sette e 30 per la 26K. Lasciata la fortezza, il percorso risale la collina retrostante le mura, lungo il sentiero che conduce alla cappella votiva del Beato Emerico I di Quart (1255 circa-1313), che qui amava ritirarsi per pregare. Lungo questi sentieri si gode dello spettacolare panorama verso il solco principale della Valle d’Aosta. Il percorso si snoda quindi lungo un itinerario che porta ai molti alpeggi presenti sul territorio (e che danno il nome alla prova), con guadi e attraversamenti di ruscelli montani e tratti che - nel periodo della manifestazione - potrebbero presentarsi ancora innevati. Il punto più alto del percorso della 26K è rappresentato dal tratto in cresta che conduce alla Croce di Fana posta a 2200 metri di quota.

Nella prova lunga i concorrenti dovranno risalire la vallata verso gli alpeggi della Seyvaz e di Valchourda, aggirando il Grand Mont Pays attraverso il Colle di Léchy (che con i suoi 2580 metri di quota rappresenta il GPM del percorso) ed  il successivo Col Collet (2500 metri), per poi fare rientro verso la valle centrale valicando i 2280 metri del Col Cornet. Nomi che quasi quasi richiamano... il Tour de France! Nota a margine (ma non troppo), dopo il colle Léchy - nella parte più ad est del territorio comunale di Quart - il sentiero raggiunge l’alpeggio di Fontin che sembra aver dato origine alla Fontina, celebre formaggio valdostano. Da questo luogo si può ammirare la splendida vista sulla frazione di Saint Barthelemy nel Comune di Nus, dal quale parte il rush finale della prova verso il traguardo, posto ai piedi del castello. Quartrail è reso possibile anche dai numerosi volontari attivi lungo il percorso, dalle aziende che supportano il comitato organizzatore, oltre che all'amministrazione comunale di Quart ed a quella regionale che permette alla gara di ambientare dentro il Castello di Quart la sua partenza e di ospitare ai suoi piedi il villaggio-gara.

Poco meno di un mese dopo il “Quartrail des Alpages” poi, Claudio Hérin ed il suo team danno già appuntamento per “K+ Antey-Chamois” in Valtournenche: una prova vertical (individuale e per staffette da tre elementi) dal format inedito: tutto da scoprire e… da provare!

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