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Pattada Wild Trail in Sardegna: nessun runner è un'isola!

di Stefano Gatti
23 Mag 2025 - 17:36
 © Pattada Wild Trail Ufficio Stampa

© Pattada Wild Trail Ufficio Stampa

Sport, territorio, cultura e tradizione: gli ingredienti erano tanti, la ricetta è piaciuta a tutti! Grande successo di critica e di pubblico per la prima edizione di Pattada Wild Trail, evento di trailrunning organizzato da ASD Alvéschida EXP di Pattada, nel cuore montuoso della Sardegna. Andato in scena nel weekend centrale di maggio all'interno dei comprensori di Monte Lerno e di Su Monte de Subra, l’evento PWT ha richiamato a Pattada (antico territorio del Logudoro, nella regione storica del Monteacuto) oltre trecento iscritti alle due gare di trail e alla proposta di hiking non competitivo inserite in locandina dal comitato organizzatore sardo. Un appuntamento sportivo fin da subito di buon livello che ha unito amore per la corsa e valorizzazione delle ricchezze ambientali e paesaggistiche del territorio, riscuotendo un notevole interesse fra atleti e addetti ai lavori. Sei le nazioni europee rappresentate a Pattada: corridori italiani in stragrande maggioranza ovviamente, ai quali si sono aggiunti runners provenienti da Francia, Spagna, Germania, Romania e Polonia.

© Pattada Wild Trail Ufficio Stampa

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UNA GRANDE FESTA DI SPORT

Fin dalle prime luci dell’alba di domenica 18 maggio l’atmosfera a Pattada si è fatta a dir poco elettrica, con le strade del paese di tremila abitanti (in provincia di Sassari) brulicanti di atleti, accompagnatori degli stessi, visitatori e popolazione locale incurioita dall'insolito movimento. Tre i percorsi proposti: Serra ‘e Kelos Trail, da 24 chilometri e mezzo (1450 metri D+) fra le querce da sughero secolari e le creste granitiche del Monte Lerno (1094 metri di quota, eccezionale punto panoramico sulla Sardegna centro-settentrionale), Nodu Altu Short Trail da 10 chilometri (430 metri di dislivello positivo) attraverso i sentieri del parco comunale “Salvatore Pala” e per finire la prova non agonistica hiking Su Monte e Subra da sei chilometri (e un dislivello contenuto da 150 metri) fra i cammini dei pastori e le emergenze archeologiche di Su Monte de Subra appunto. L’impeccabile organizzazione a cura del team Alvéschida ha curato fin nei minimi dettagli la sicurezza degli atleti sugli impervi percorsi, presidiati da un centinaio di operatori e assistenti di gara e dagli uomini del Soccorso Alpino della Stazione Guardia di Finanza di Nuoro. 

© Pattada Wild Trail Ufficio Stampa

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LE GARE - SERRA 'E KELOS TRAIL

A dominare la prova-clou (Serra ‘e Kelos Trail) in campo maschile è stato l’olianese Gianfranco Cadau, uno degli organizzatori di Oliena SkyTrail, gara amica di SporMediaset la cui quinta edizione è in calendario il secondo weekend del prossimo mese di ottobre. Dopo aver scalato il Monte Lerno, Gianfranco ha chiuso la missione vittoria con il tempo di due ore, 42 minuti e 34 secondi, tagliando in solitaria il traguardo posto in Piazza Italia.

© Pattada Wild Trail Ufficio Stampa

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Ritardo di tre minuti e sette secondi dal vincitore per Davide Masiero (CCRS Sorso), mentre a sigillare il podio è stato Marco Aresu (Margiani Team ASD), a sua volta uno degli organizzatori di Villacidro Skyrace (la prima gara amica di SportMediaset in Sardegna!) che torna la prossima primavera con una nona edizione già attesissima. Marco ha completato l’anello di gara tre minuti e 53 secondi dopo Cadau.

© Photo Sonia/Scattoimperfetto.it

© Photo Sonia/Scattoimperfetto.it

Ad imporsi in gara donne confermando il pronostico della viglia è stata Pina Deiana, atleta di riferimento del trailrunning sardo, con al suo attivo importanti trascorsi in nazionale. La favoritissima Pina da Dorgali (portacolori di A.S.P.A. Bastia/Team SCARPA) ha chiuso la sua prova vincente in due ore e 51 minuti esatti, con un vantaggio di 13 minuti e 15 secondi su Federica Frongia (GS Atletica Capoterra) e 18 e 55 su Isabella Azzena (SST), scalando fino alle porte della top five (sesta) una classifica assoluta da 120 finishers.

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LE GARE - NODU ALTU SHORT TRAIL

La prova d’ingresso di Pattada Wild Trail 2025 (Nodu Altu Short Trail) è stata dominata tra gli uomini dall’atleta di casa Simone Tola (in forza a Podistica Amatori Olbia) che ha progressivamente preso il largo al comando delle operazioni, facendo ritorno al campo base di Piazza Italia 41 minuti e 28 secondi dopo averlo lasciato al segnale di partenza.

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Secondo gradino del podio per Mirko Oppo di Polisportiva Guilcer Team La Città (staccato di quattro minuti e 32 secondi), terzo per il runner indipendente Manuel Desole a quattro e quarantadue dal vincitore.

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In gara-donne Stefania Marra (Is Molentis) si è imposta con il tempo finale di 56 minuti e sei secondi, scalando fino alla ventinovesima casella una classifica assoluta da da 109 effettivi. Ad accompagnarla in quest’ordine sul podio Cristina Loverci (staccata di cinque soli secondi, praticamente una volata) e Piera Cossu con un ritardo di un minuto e 45 secondi dalla vincitrice.

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Ai primi classificati sono andati in premio le “resolzas” di Pattada, manufatto simbolo dell’artigianato artistico isolano, messe a disposizione dai celebri coltellinai locali. Pattada è infatti uno dei centri d'eccellenza della coltelleria sarda. Molto apprezzato dai partecipanti l’itinerario dell’escursione non competitiva disegnato dalla guida ambientale Damiano Arminu, che ha accompagnato una sessantina di camminatori alla scoperta del territorio pattadese.

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IL CONVEGNO CON ESPERTI DI SETTORE

Ad dare il via alla due giorni di sport di Pattada era stato sabato 17 maggio il convegno inaugurale, aperto dal benvenuto degli organizzatori (il presidente dell'associazione Giovannangelo Idili e il direttore sportivo Antonio Pala) e a seguire dai saluti istituzionali del sindaco Angelo Sini e dell'assessore allo Sport Carlo Pastorino. La serata ha registrato il contributo di una serie di esperti di settore: Giulia Arminu (biologa e nutrizionista), Adriano Lavena (massaggiatore e chinesiologo), Michele Ruggiu (medico dello sport e dell’esercizio fisico), oltre all’ultramaratoneta Antonio Filippo Salaris che ha raccontato la sua storia da protagonista nelle principali competizioni internazionali, come la Marathon de Sables in Marocco. 

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BUONA LA PRIMA, ANZI OTTIMA!

Al termine della manifestazione, la soddisfazione negli occhi degli organizzatori di ASD Alvéschida (termine sardo che indica le prime luci dell'alba) è evidente. Emozione, orgoglio e un pizzico di commozione accompagnano le loro parole a conclusione di un evento che ha lasciato il segno.

“La prima edizione di Pattada Wild Trail ha superato ogni aspettativa. Abbiamo lavorato a lungo con un impegno collettivo per costruire un evento che fosse prima di tutto sicuro, ben organizzato e rispettoso dell’ambiente. Siamo felici di vedere la gioia e la gratitudine negli occhi degli atleti e di tutti coloro che hanno partecipato a vario titolo.  Teniamo molto a ringraziare i volontari che hanno presidiato i punti critici del percorso, gli sponsor che ci hanno sostenuto e naturalmente le istituzioni: Comune di Pattada, Pro loco e Camera di Commercio di Sassari che ci ha inserito nel circuito Salude e Trigu, senza dimenticare le associazioni locali che hanno offerto supporto logistico e umano. Preziosissimi sono stati i consigli degli organizzatori di altri eventi del trailrunning sardo e italiano come Oliena SkyTrail e Rosetta SkyRace (gare amiche di Pattada Wild Trail, ndr)".

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"Tanti concorrenti si sono complimentati per l’organizzazione e per la bellezza del tracciato, immerso in una natura ancora intatta e selvaggia. D'altra parte il nostro obiettivo è proprio quello di far conoscere le meraviglie del territorio attraverso lo sport. Pensiamo di aver fatto centro, magari anche con un pizzico di fortuna! Non è un traguardo, ma un punto di partenza: siamo consapevoli delle difficoltà di portare avanti una macchina organizzativa così complessa e stiamo già lavorando alla prossima edizione, raccogliendo suggerimenti e idee. Pattada Wild Trail non è solo gara ma esperienza, occasione di incontro, valorizzazione e scoperta. Ed è così che vogliamo che resti: autentico, genuino e profondamente legato alla nostra terra”.  

© Pattada Wild Trail Ufficio Stampa

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UN'ESPERIENZA AUTENTICA

Fin da subito insomma Pattada Wild Trail ha saputo intercettare l’interesse della community del trailrunning, sorprendendo non solo come evento sportivo, ma come esperienza autentica, capace di coniugare sport, cultura e valorizzazione del territorio. Gli organizzatori già guardano al futuro con nuove idee e obiettivi, intanto si godono il meritato successo di una “prima” indimenticabile. Pattada ha mostrato il suo volto migliore, per una due giorni all'insegna dell'accoglienza e della bellezza, nel corso della quale ha vinto la capacità di fare comunità.

Pattada Wild Trail intanto entra con Villacidro, Oliena e Chia Sport Week a far parte della "shortlist" delle gare amiche di SportMediaset in Sardegna. Con l'impegno da parte nostra ad arricchire fin da prossimo anno la promozione e la copertura dell'evento, in linea con il progetto di sostenere gli eventi isolani, in particolare presso i praticanti della corsa in natura del resto del nostro Paese.

© Pattada Wild Trail Ufficio Stampa

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