CORSA IN MONTAGNA

Di corsa nella storia: tutti i favoriti del Giir di Mont 2022, il grande ritorno  

Due giorni di gara a titolazione iridata e tricolore nel menu della grande classica sugli alpeggi della Valvarrone

 

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© Giir di Mont Press Office

L'attesa è grande, i numeri (quelli del conto alla rovescia) sono piccoli a Premana e sulle montagne della Valvarrone per il ritorno del Giir di Mont, la classica gara di corsa in montagna che - dopo due anni di stop a causa dell’emergenza sanitaria - riprende quest’anno il proprio cammino e raggiunge il traguardo della sua ventottesima edizione. Ultime ore a disposizione degli amatori per iscriversi e mettersi alla prova sullo stesso palcoscenico dei campioni del mountain running internazionale. La starting list dei protagonisti che puntano in alto nella prima tappa italiana di Valsir Mountain Running World Cup 2022 è pressoché definita.

La fine (del mese di luglio) è solo l'inizio: quello di un nuovo capitolo nella storia ormai quasi trentennale del Giir di Mont. Domenica 31 luglio quattrocento atleti provenienti da quattordici nazioni (Italia, Slovenia, Francia, Austria, Senegal, Ruanda, Romania, Messico, Spagna, Eritrea, Kenya, Gran Bretagna, Repubblica Ceca e Malta) si sfideranno sui 32 chilometri di sentieri e mulattiere tra i boschi e gli alpeggi che fanno da corona al paese di Premana (i “Mont”, appunto), con 2400 metri di dislivello positivo e circa 2000 metri di dislivello negativo. E soprattutto dentro uno scenario "immersivo" di tifo indiavolato e passione sportiva (una vera e propria "torcida") da mettere in brividi anche ai campioni abituati ai palcoscenici più prestigiosi a livello mondiale, categoria alla quale d'altra parte l'appuntamento di Premana appartiene a pieno titolo. 

Nelle stesse ore della prova-clou andrà in scena anche il Giir "corto" da nove chilometri di sviluppo e 1100 metri di dislivello positivo. Le due gare della domenica saranno precedute di ventiquattr’ore (sabato 30) dalla novità 2022 dell’evento: il Giir di Mont-Uphill, appuntamento finale del Campionato Italiano di Corsa in Montagna come prova di “sola salita” dopo quella "salita&discesa" andata in scena ai primi di giugno a Gazzaniga, in provincia di Bergamo. Vediamo quali sono i toprunners da tenere d'occhio, iniziando da quelli del Giir full distance.

© Giir di Mont Press Office

Torna al Giir di Mont il leggendario messicano Ricardo Mejía, altrimenti noto come "El rey de las montañas", vincitore nell'ormai lontano 2007 con un indimenticabile sprint finale su Kilian Jornet che regalò al pubblico di intenditori del Giir uno spettacolo indimenticabile. La Romania mette in campo Georgy Szalbocz e Ionut Zinca, quest’ultimo vincitore a Premana nove anni fa. Dalla Spagna è confermata la presenza di Raul Criado Sanchez, tra i migliori nella World Cup dell’anno scorso. Dal Ruanda Jean-Baptiste Simukeka e dal Kenia Lengen Lolkurraru, reduce dal podio sfiorato alla Sierre-Zinal 2021, al via con il compagno Eric Muthomi Riungu. Attesissimo è poi l’eritreo Petro Mamu, che nell'edizione mondiale del Giir nel 2017 venne squalificato per doping, lasciando il titolo al nostro Francesco Puppi, ma è tuttora ancora recordman della prova. Per sigillare il gemellaggio fra Premana e Run2gether, la compagine austro-keniana schiererà Japet Mutwiri Mwuenda.

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Particolarmente numeroso e qualificato il contingente tricolore sui sentieri del Giir. Non possono mancare i migliori corridori del Lecchese: Daniel Antonioli, secondo nel 2019 e terzo nel 2018 al Giir di Mont è reduce da un super AMA VK2 Monterosa. Grande protagonista di tutte le gare alle quali ha preso in questa stagione (raramente ha mancato l'appuntamento con il podio), Luca Del Pero si appresta a fare il suo debutto nella grande classica di Premana. Sulla sua strada troverà il compagno di squadra (nelle file dei Falchi di Lecco) Lorenzo Beltrami, vincitore ai primi di giugno della ResegUp (proprio a Lecco), per poi ripetersi più recentemente nella Pizzo Stella Skymarathon di Campodolcino. A livello nazionale c'è poi molta curiosità intorno al ritorno a Premana di un campione della classe e del talento di Martin Dematteis. Fortissimo mezzofondista "convertito" alla corsa sui sentieri, Ahmed El Mazoury è da parte sua alla caccia di un exploit nelle gare più blasonate e da questo punto di vista il Giir rappresenta per l'atleta azzurro un'imperdibile occasione di arricchire il suo palmarès.

La lista dei contenders prosegue con Andrea Rota, il giovane atleta del Team Salomon che ai recenti Europei di skyrunning delle Isole Canarie ha strappato un sesto posto nella prova di trail lungo e con il “local boy” Mattia Gianola, che ha sfiorato il podio alla DoloMythsRun di Canazei e proverà ad agguantare un risultato di valore, magari sospinto dall'incitamento (che di sicuro non mancherà) del pubblico di casa. Chiudiamo con il bergamasco Sergio Bonaldi (ASD Pegarun), in grande forma fin dallo scorso mese di aprile, che si è appena aggiudicato il titolo tricolore CSEN Outdoor nella disciplina dello Skytrail, assegnato in prova unica lo scorso fine settimana sui sentieri di Val Brevettola Skyrace.

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In campo femminile, la lista delle favorite si apre con l’emergente lecchese Martina Bilora, vincitrice a sorpresa dell’ultima ResegUp e prosegue con Chiara Giovando (fresca vincitrice di Aosta-Becca di Nona) e con la milanese Fabiola Conti, che si è dimostrata fra le migliori al mondo a Zegama e alla Mont-Blanc Marathon. Tra le atlete straniere, la rumena Ingrid Mutter (vincitrice del Giir nel 2016) e la keniota Lucy Wambui Murigi, campionessa del mondo di Premana 2017 che - non contenta della sua forza nelle gare veloci, ha deciso di mettersi in gioco nella prova lunga. Attenzione poi alla classe ed alla grinta della statunitense Hillary Gerardi, vincitrice della più recente edizione del Trofeo Kima in Valmasino (nel 2018) e seconda classificata nella AMA VK2 Monte Rosa all’inizio di luglio.

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Sabato 30 luglio grande attesa anche per la finale del Campionato Italiano di Corsa in Montagna: il “Giir di Mont-Uphill” si articola su di un percorso di nove chilometri di “sola salita” all’Alpe Solino che aggiudicherà i titoli assoluti. Anche in questo caso, ecco la "shortlist" di favoriti e outsiders, della quale fanno peraltro parte alcuni toprunners in gara in entrambe le gare in programma!

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Tra gli uomini, la corsa per il titolo tricolore vedrà il "Dream Team" di Atletica Valli Bergamasche di Leffe (BG) composto da Cesare Maestri, Xavier Chevrier ed Hannes Perkman opposto ai protagonisti della prima prova tricolore (salita e discesa) andata in scena ai primi di giugno nella Corsa del 70esimo-La Recastello di Gazzaniga. Stiamo parlando di Alberto Vender (Brooks Trail Runners), Andrea Rostan e dell'"uomo verticale” (nonché campione del mondo in carica di corsa in montagna) Henry Heymonod. L'asso valdostano del team The North Face è però in forse a causa di qualche acciacco.

Raddoppieranno l’impegno e prenderanno parte all’inedito Giir Uphill lo spagnolo Raul Criado Sanchez, l’irlandese Zac Hanna, gli inglesi Chris Richard e Jacob Adkin e - come tanti altri atleti élite a Premana reduci dagli Europei "canarini" di El Paso - il ceco Marek Crashina e il campione continentale in carica: il francese Silvayn Cachard. Per finire, buone carte per puntare in alto le ha pure il contingente africano, con i ragazzi di Atletica Saluzzo Eric Riungu e Lengen Lolkorrau, il capitano del team Run2gether Geoffery Gikuni e due protagonisti dell’avvio di stagione di Coppa del Mondo: i giovani Philemon Kiriago Ombogo e Patrick Kipngeno.

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In ambito femminile, le italiane in corsa per il titolo sono Francesca Ghelfi, vincitrice della già citata prova di salita&discesa nella bergamasca Val Seriana, la campionessa tricolore valtellinese Alice Gaggi (Brooks Trail Runners) e poi ancora le temibili Alessia Scaini e Sara Bottarelli. In gara anche la belga Charlotte Cotton, la slovena Mojca Koligar e la finlandese Susanna Saapunki, mentre dal Regno Unito sono annunciate Sarah Mc Cormack, Scout Adkin e Sarah Tunstall, quest’ultima medaglia di bronzo all’edizione mondiale del Giir nel 2017. Medaglia d’argento ai recenti Campionati Europei, sarà da tenere d’occhio anche la rumena Madalina Florea. Al via naturalmente tutte le verticaliste più affermate: la veterana austriaca Andrea Mayr (lei pure medaglia d’argento, nell’edizione iridata del Giir di cinque anni fa), la già citata Lucy Murigi e poi ancora Joyce Njeri (portacolori di Run2gether) favorita d’obbligo della World Cup 2022 e in gran forma dopo le ultime prove del circuito iridato.

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