TRAILRUNNING

Bis di Riccardo Borgialli nella BUT maschile, ex-aequo fra Marina Cugnetto e Agnese Valz Gen nella prova femminile. 

Oltre i seicento i trail runners complessivamente al via nelle tre distanze proposte dagli organizzatori dell'evento di nuovo in scena dopo lo stop forzato del 2020.

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Grande successo di partecipazione e di critica per l’edizione 2021 della BUT Formazza, la suggestiva corsa ad alta quota che, dopo un anno di stop forzato, si è svolta in Val Formazza, nel cuore delle Alpi piemontesi su tre diverse distanze. A trionfare fra gli uomini nel Bettelmatt Trail - il percorso più lungo con i 52 chilometri del suo itinerario - è stato il trentenne Riccardo Borgialli. Colpo di scena nella gara femminile, con un sorprendente ex aequo fra Marina Cugnetto ed Agnese Valz Gen che hanno tagliato il traguardo contemporaneamente, dopo aver percorso l’intero tragitto insieme.

Originario del Lago d'Orta, Borgialli ha replicato il trionfo ottenuto nel 2019 nel tracciato  della Bettelmatt Trail, chiudendo in sei ore, 20 minuti e 10 secondi lungo un percorso adrenalinico che ha superato i 3000 metri di quota ed è andato a toccare la Cascata del Toce, uno dei salti d’acqua più alti d’Europa. Marina Cugnetto, trentenne di Gressoney (Valle d’Aosta) ed Agnese Valz Gen, 34enne di Alagna Valsesia, hanno da parte loro concluso la gara – appaiate appunto - in sette ore, 22 minuti e 49 secondi. Sono stati oltre 600 gli atleti che hanno partecipato alla competizione, in arrivo da undici Paesi (oltre all'Italia tanti i runners provenienti da Svizzera, Olanda, Polonia, Svezia, Germania, Spagna, Venezuela, Belgio, Moldavia e Slovenia) e da dieci regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Marche, Toscana, Liguria, Val d'Aosta, Sicilia, Trentino Alto Adige) nel caratteristico borgo walser di Riale per questa spettacolare competizione che prende il nome dal Bettelmatt, il raro e pregiato formaggio di montagna che viene prodotto esclusivamente in sette alpeggi piemontesi al confine con la Svizzera.

Il giovanissimo Mattia Bertoncini (classe 1998) di Borgosesia si è aggiudicato la Bettelmatt Sky Race da 35 chilometri circa di sviluppo, chiudendo la sua prova nel tempo di tre 3 ore, 55 minuti e 10 secondi. Il 33enne piemontese Luca Ronchi (di Magognino, frazione di Stresa) ha tagliato invece da vincitore il traguardo della Bettelmatt Race da 22 chilometri in un’ora, 48 minuti e 57 secondi.

Tra le donne la triestina Caterina Stenta si è aggiudicata la Sky Race in quattro ore, 44 minuti e 44 secondi: un vero e proprio exploit per l’atleta friulana che ha iniziato ad interessarsi allo skyrunning durante il periodo del lockdown dello scorso anno. La 41enne di Domodossola Elisa Fantonetti ha invece tagliato davanti a tutte le avversarie il traguardo della Bettelmatt Race: due ore, 24 minuti e 27 secondi il suo finish time.

L’edizione 2021 della BUT Formazza (che fa parte del circuito Salomon Golden Trail National Series e quest’anno è andata in scena sotto l’egida FISky (Federazione Italiana Sky Running) si è corsa nel ricordo di Silvio Gria, uno dei personaggi più amati e apprezzati nel mondo locale del Trail Running. In sua memoria Formazza Event ha effettuato una donazione alla Stazione locale del Soccorso Alpino per l’acquisto di materiale per l’assistenza in montagna. Gianluca Barp, presidente di Formazza Event, ha così commentato il ritorno di Bettelmatt Ultra Trail dopo lo stop forzato del 2020:

"Dopo un anno forzato di stop e nonostante le difficoltà organizzative causate dalla pandemia, la BUT è tornata in tutto il suo splendore, garantendo come sempre una giornata all’insegna dello sport, della natura e del divertimento. Per assicurare il rispetto delle norme di sicurezza vigenti quest’anno abbiamo deciso di fissare un numero massimo di partecipanti, che sono stati più di seicento. Una scelta che ci ha premiati grazie al consueto entusiasmo degli atleti e del pubblico presente, a conferma di come l’Alta Val Formazza, e Riale in particolare, siano sempre più un punto di riferimento per lo sport estivo d’alta quota, così come lo sono ormai da anni per le discipline invernali”.

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