NATIONS LEAGUE

Italia a secco dopo due anni: ora due match ball in casa

Nessun allarme, per qualificarsi alla Final Four di Nations League basta sfruttare le partite contro Olanda e Polonia

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L'Italia contro la Polonia ha inanellato il secondo pareggio nelle ultime tre partite ufficiali e oltretutto è rimasta ferma a due gol segnati nei tre turni di Nations League ma chiamarlo allarme sarebbe fin troppo pessimistico: gli azzurri sono rimasti a secco di reti per la prima volta in due anni e venivano dai 46 gol segnati nei 14 match precedenti, il 6-0 alla Moldova - seppur in amichevole e contro un avversario modesto - sta lì a ricordarlo.

Giusto e logico, perciò. che Mancini preferisca smorzare le critiche e sottolineare come serate del genere capitino, soprattutto quando ti trovi a giocare su un terreno di gioco non all'altezza. Il ct azzurro probabilmente rilancerà Immobile contro l'Olanda anche se si è sentita la mancanza di Insigne, più che il tema del gol torna il dibattito su quale punta preferire: se il laziale garantisce più presenza nei tabellini - anche se incide in maniera minore rispetto al club -, Belotti ha dimostrato di poter favorire gli inserimenti degli esterni come nella grande occasione sprecata da Chiesa.

La notizia più positiva è che lo spartito resta di base sempre lo stesso, anche cambiando gli interpreti. Il doppio play Verratti-Jorginho garantisce comunque qualità e fosforo in mezzo anche quando uno dei due - nell'occasione il centrocampista dei Blues - risulta meno lucido mentre la difesa continua a proteggere bene Donnarumma, non a caso con quella di ieri l'Italia è arrivata a toccare quota 15 partite ufficiali consecutive senza sconfitte, 12 successi e 3 pari.

Il pareggio dell'Olanda lascia in vetta al girone gli azzurri che, cosa più importante, per poter organizzare a Milano e Torino la Final Four, hanno il vantaggio di poter chiudere il discorso qualificazione in casa. I prossimi impegni - mercoledì l'Olanda a Bergamo e il 15 novembre la Polonia - possono rendere inutile l'ultima partita in Bosnia del 18 novembre. Già tra 48 ore la partita potrebbe chiudersi a livello virtuale, contro un'avversaria (già battuta all'andata) che sta passando momenti difficili nella transizione da Koeman a Frank de Boer: prima il ko con il Messico, poi lo 0-0 contro la Bosnia.

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