Test MotoGP Sepang, giorno 1: più veloce di tutti un Marc Marquez acciaccato, Valentino Rossi chiude 6°

Lo spagnolo della Honda davanti e in pista solo al mattino per la spalla dolorante

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Marc Marquez in pista solo al mattino a Sepang, ma tanto basta per strappare il tempo più veloce nella prima giornata di test della MotoGP, un 1'59''621 che nessuno riesce a superare nel pomeriggio. Alex Rins chiude secondo a +0.259 con un'ottima Suzuki, terza la prima Yamaha con Maverick Vinales a +0.316, mentre Valentino Rossi è sesto a +0.433. Ducati al quinto e ottavo posto, rispettivamente con Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso.

Marc Marquez è reduce da un intervento chirurgico alla spalla sinistra, dopo diverse lussazioni con cui ha combattuto nel corso del 2018, ma in pista a Sepang non si nota. Al catalano della Honda basta infatti girare nelle ore del mattino per stampare il tempo più veloce della prima giornata di test della MotoGP, con un 1'59''621 presto divenuto il punto di riferimento per tutti i suoi rivali.

Il campione del mondo 2018 di fatto scende dalla sua RC213V a metà giornata, alle ore 14 (le 7 del mattino italiane) e ammette di provare un dolore importante dopo 2-3 giri in pista. Nel pomeriggio rimane quindi a guardare gli altri per non sforzare troppo l'articolazione. Nessuno riesce però a battere il suo tempo lanciato, giunto al giro 26 su 29 completati, con tutti i team impegnati a effettuare diversi lavori sulle moto, dall'assetto all'aerodinamica passando dalla solita incognita gomme. A strappare applausi è Alex Rins, a lungo primo con la sua Suzuki e che chiude la giornata secondo alle spalle di Marquez, con un distacco di +0.259. Buone anche le risposte della Yamaha dopo le incognite delle passate settimane: Maverick Vinales è terzo a +0.316, Valentino Rossi sesto a +0.433. Tanto lavoro per la Yamaha, che si presenta con nuovi ingegneri in telemetria e sta studiando un cupolino nuovo e novità sia sull'aerodinamica che sul motore. Pomeriggio di lavoro comparativo per Rossi e Vinales, con i tempi che non vengono più limati rispetto alle prime ore in pista. Tanto che il Dottore nei minuti finali viene superato anche da Tito Rabat, che si infila in extremis al quarto posto con un ritardo di +0.362.

In casa Ducati si riparte dal quinto posto di Danilo Petrucci, primo centauro al di sopra del muro dei 2 minuti con il suo +0.430 da Marquez, mentre Andrea Dovizioso è ottavo a +0.576. Per la casa di Borgo Panigale è intenso il lavoro sul telaio, mentre il propulsore è già stato promosso. E davanti al forlivese si piazza anche Takaaki Nakagami, ulteriore nota positiva in casa Honda nell'attesa di Jorge Lorenzo, assente a causa della frattura allo scafoide del polso sinistro. Giornata difficilissima invece per Andrea Iannone e la sua Aprilia: l'abruzzese, che sta combattendo anche con una fastidiosa infezione, cade nella prima ora e alla pausa di metà giornata è malinconicamente 25° e ultimo. Riesce però a tornare al lavoro negli ultimi minuti di prove e quantomeno porta il suo limite al di sotto dei 2:02, con un 21° tempo assoluto che fa comunque capire che il lavoro da fare è ancora tanto.

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