MOTOGP

Specialista delle 125, scopritore di talenti: il lungo cammino di Fausto Gresini nel Motomondiale

Le corse motociclistiche perdono un protagonista assoluto della 125 negli anni Ottanta e Novanta ed il talent scout di tanti campioni.

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È un venticinquesimo anno di attività molto triste ed altrettanto emblematico quello che il Gresini Racing si appresta ad affrontare nella stagione al via alla fine di marzo in Qatar, per la prima volta privo del suo fondatore, scomparso dopo due mesi di battaglia contro il Covid che lo aveva colpito alla fine dello scorso anno. Due volte campione del mondo da pilota (nella 125), tre volte da team manager, Fausto Gresini aveva compiuto sessant'anni esattamente un mese fa. 

Specialista della cilindrata più piccola (la 125) ma grande interprete - da dirigente - anche della MotoGP. Fausto Gresini aveva iniziato la propria carriera nel Motomondiale trentanove anni fa, con il debutto nel GP delle Nazioni a Misano Adriatico. Un solo Gran Premio, la premessa di una carriera sul punto di  decollare. Fausto è nono nella ottavo di litro l'anno seguente, poi terzo nel 1984, l'anno del primo successo al GP di Svezia. Tre vittorie lo portano al primo titolo iridato della 125 nell'85. Sono gli anni più straordinari per il piccolo campione imolese che nel 1986, sempre in sella alla Garelli ufficiale, si arrende solo a Luca Cadalora ma si prende una clamorosa rivincita nel 1987, surclassando la concorrenza con dieci vittorie su undici gare: un exploit straordinario, unico nel suo genere nella storia delle corse. Difficile, anzi impossibile fare meglio ed infatti l'anno dopo un incidente lo tiene a lungo dalle gare e pone le premesse per la separazione dalla Garelli. Gresini corre il Motomondiale del 1989 con l'Aprilia (che ritroverà poi da dirigente... ventisei anni più tardi) e chiude la carriera da pilota con cinque stagioni alla Honda (dal 1990 al 1994) , vincendo ancora tre GP (due nel '91 ed uno nel '92) e portando il totale a ventuno successi su 132 partecipazioni. Ai quali aggiungere 47 podi, 13 pole position e 13 giri veloci in gara.

Tre anni dopo avere appeso il casco al chiodo, Fausto indossa i panni del team manager, fondando il team - tuttora attivo -  che ha vinto il titolo 2001 della 250 con Daijiro Katoh (scomparso in sella alla Honda Gresini nel GP del Giappone 2003 della MotoGP), quello della equivalente Moto2 nel 2010 con lo spagnolo Toni Elias e quello della Moto3 con l'altro spagnolo Jorge Martin nel 2018. Nella MotoGP, il Team Gresini ha corso ininterrottamente dal 2002 in avanti: con Honda fino al 2014, poi con Aprilia. Nella premier class Fausto ha portato Sete Gibernau e Marco Melandri al secondo posto nel Mondiale rispettivamente nel 2004 e nel 2005, in entrambi i casi alle spalle di Valentino Rossi. Ed è stato in sella ad una Honda Gresini che Marco Simoncelli ha esordito in MotoGP nel 2010, rimanendovi fino all'incidente mortale del 23 ottobre dell'anno seguente a Sepang.

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