L'anfiteatro naturale valenciano definisce l'esito delle sfide "accessorie" di un Mondiale monotematico
di Stefano Gatti© Getty Images
Dopo la cancellazione di un anno fa per la disastrosa alluvione di fine ottobre, il sipario sul Motomondiale torna a calare al "Ricardo Tormo" di Cheste, nell'entroterra di Valencia, il cui posto era stato preso nel 2024 - con una vera e propria corsa contro il tempo da parte di Dorna e organizzatori catalani - dal Circuit de Catalunya di Barcellona, per il Solidarity Grand Prix vinto da Francesco Bagnaia sia nel formato Sprint che nel GP vero e proprio. Un precedente beneaugurante per il ducatista che si appresta a chiudere la sua deludente stagione tentando la missione (al limite dell'impossibile) di strappare a Marco Bezzecchi la terza casella della classifica finale. Sono infatti trentacinque i punti di ritardo di Pecco dal pilota Aprilia (323 a 288) e in palio per il primo posto - anzi per i due primi posti - ce ne sono "solo" trentasette.
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Quinto due anni fa a Valencia nella Sprint e vincitore nel Gran Premio, Bagnaia l'aveva così spuntata su Jorge Martin (vincitore al sabato) nella corsa al titolo, aggiudicandosi così la sua seconda corona iridata nella premier class e la sua terza in totale. O la va o la spacca insomma per il torinese che deve però al contempo difendersi da Pedro Acosta che attraversa un periodo di grande forma che dura da quattro gare e "dista" solo tre punti dallo stesso Bagnaia (288 punti a 285).
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Tra le sfide "residue" di una stagione che nel suo finale ha dovuto fare a meno del suo padrone assoluto (lasciando campo libero ai suoi avversari) c'è anche quella tra Fabio Di Giannantonio e Franco Morbidelli per la sesta casella della classifica finale. Nel derby VR46 attualmente il romano di Giannantonio guida con dodici punti di vantaggio (239 a 227) nei confronti del compagno di squadra italobrasiliano che peraltro nell'anfiteatro valenciano vanta la vittoria nella MotoGP di cinque anni fa. Complicatissimo per Fermin Adeguer - che insegue entrambi a quota 2023 - inserirsi nella sfida, ma lo spagnolo a Valencia è un avversario temibilissimo per tutti ed è uno dei candidati al podio, naturalmente insieme al suo capitano Alex Marquez che punta dritto al quarto centro stagionale per rendere meno pesante il distacco dal fratello maggiore (attualmente di cento punti tondi), sicuramente presente nel fine settimana per i festeggiamenti del suo nono titolo.
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È piuttosto lunga per finire la lista dei piloti che puntano a salutare il 2025 con un acuto. Nono nel Mondiale con 198 punti e al riparo da attacchi alle sue spalle (Raul Fernandez insegue a quota 146 e difende un solo punto di vantaggio su Brad Binder nella corsa alla casella finale della top ten), Fabio Quartararo ha solo quattro punti di distacco da Aldeguer e la voglia matta di lasciare in extremis un segno vincente su una stagione largamente povera di soddisfazioni. Ragionamento che vale anche (e parecchio amplificato) per il suo compagno di squadra in Yamaha Alex Rins che - se in giornata sì - a Valencia (un po' come ad Austin) teme pochi rivali e può vantare la vittoria nel GP del 2022 con la Suzuki.