MotoGP, Dovizioso vola in FP2

Bene le Yamaha con Marquez che si nasconde nel finale, fuori dai 10 Petrucci e Lorenzo

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Andrea Dovizioso risponde a Marc Marquez e stampa il miglior tempo nella secondo turno di libere del GP d'Argentina, seconda tappa del Motomondiale. Il forlivese della Ducati ha chiuso con un super 1'39''181, regolando la Demosedici del team Pramac di Jack Miller per appena 9 millesimi. Terzo crono per la Yamaha di Vinales, con Valentino Rossi 6° e Marquez 8°. Fuori dalla top 10 Danilo Petrucci e Jorge Lorenzo con Ducati e Honda ufficiali.

È ripartito a tutti gli effetti il testa a testa tra Dovi e Marc, al termine di un venerdì di libere che ha visto l'italiano chiudere con il miglior tempo assoluto. La Desmosedici GP19 ufficiale l'ha spuntata nel finale di una FP2 davvero da brividi, in cui nel time attack finale tutti i piloti hanno dato il massimo per scalare la classifica dei tempi. Il risultato è stato un uno-due Ducati arrivato grazie a un super Jack Miller, poleman in Argentina nel 2018 e apparso in grande spolvero anche in questo avvio di weekend.

Qualche nota negativa, per la casa di Borgo Panigale, arriva dalle performance di Bagnaia (14° a + 0''618) e soprattutto di Petrucci, solamente 13° a + 0''559 e momentaneamente fuori dal Q2. Il ternano, dopo la caduta della mattinata, non è riuscito a ritrovare la confidenza necessaria a rimanere vicino ai migliori e sarà costretto a puntare tutto sulle Libere 3 per rientrare tra i migliori 10.

Possono sorridere tutti in casa Yamaha: Vinales, dopo una FP1 da dimenticare, ha rimesso insieme i cocci e stampato un tempo buono per la terza piazza, a + 0''164 da Dovizioso, mentre Valentino ha chiuso a meno di un decimo dal vicino di box, con un confortante 6° crono. Bene anche i "piccoli" della casa di Iwata del team Petronas: Quartararo ha sorpreso tutti con un ottimo 5° tempo (+ 0''176) e Morbidelli ha centrato agevolmente la top 10 chiudendo 9° a + 0''322.

Tra i migliori 10 anche il vincitore del 2018 Cal Crutchlow (4° a + 0''165), il suo compagno nel team LCR, Nakagami (10° a + 0''448), Alex Rins con la Suzuki (7° a + 0''270) e naturalmente Marquez, che dopo aver dominato la prima parte della sessione si è concentrato sul lavoro in ottica gara, senza montare la gomma nuova nel finale. Il 93 sembra già totalmente a suo agio e, manco a dirlo, appare l'uomo da battere sulle curve di Termas de Rio Hondo.

Poco lontane dai migliori, nonostante una mattinata promettente, le Aprilia di Iannone ed Espargaro (rispettivamente 11° e 12°), disastroso invece il pomeriggio di Jorge Lorenzo, che ha accusato quasi un secondo di ritardo da Dovizioso e ha chiuso addirittura 21°, anche a causa dei postumi dei vari infortuni che continuano a tormentarlo.

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