MotoGP, Marquez trionfa

Subito a terra Viñales, Pedrosa completa il podio. Ducati lontane

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Marc Marquez trionfa nel Gran Premio delle Americhe e conquista la sua prima vittoria stagionale, la quinta in carriera in altrettante gare sul circuito di Austin. Lo spagnolo della Honda approfitta della caduta del rivale numero uno, Maverick Vinales, e conquista il gradino più alto del podio davanti a uno straordinario Valentino Rossi, che centra un altro podio e vola in testa al mondiale. Terzo Pedrosa, sesto Dovizioso davanti a Iannone.

Non ce n'è, il Texas è la terra di Marc Marquez. Il campione del mondo in carica completa un en plein incredibile, con la quinta vittoria su cinque edizioni del GP delle Americhe sul circuito di Austin. Il duello annunciato con Maverick Vinales non c'è mai stato: lo spagnolo della Yamaha parte male e nel tentativo di riportarsi sotto spinge forse un po' troppo, finendo a terra alla curva 18 e chiudendo la sua gara dopo appena un paio di giri.

A quel punto Marc decide di mettersi tranquillo alle spalle di Pedrosa, scattato davanti a tutti, e attendere il momento giusto per affondare il colpo. L'attacco decisivo arriva a 13 giri dal termine: Dani per un po' prova a resistere, non accettando subito il ruolo di comparsa, poi però deve lasciar scappare il compagno e, con la gomma davanti semidistrutta, si vede costretto a farsi sfilare anche da Valentino Rossi.

Sul Dottore, ormai, c'è poco da dire. La sua M1 continua a soffrire un po' in prova, ma quando arriva la domenica sembra davvero fare un altro sport. La testa della classifica è lì a testimoniarlo: +6 su Vinales, +18 su Marquez. Vale non ha ancora vinto, ma è stato il più costante di tutti in questo inizio stagione. Tre podi su tre gare per il "vecchietto", che ora guarda tutti i ragazzini dall'alto verso il basso. Era dal GP di Malesia del 2015 che Rossi non guidava il mondiale e in pochi lo avrebbero pronosticato davanti a questo punto della stagione.

Gara piuttosto anonima, invece per le Ducati. Dovizioso chiude sesto dietro a Crutchlow e Zarco, mentre Lorenzo scivola fino alla nona posizione al termine di un weekend che comunque sembra aver dato qualche segnale positivo al maiorchino. Prova di carattere per Andrea Iannone, che nonostante le tantissime difficoltà di guida della sua Suzuki riesce a sorpassare Folger, Miller e lo stesso Jorge, chiudendo al settimo posto subito davanti alla Ducati Pramac di Danilo Petrucci. Da dimenticare la gara delle Aprilia, con Lowes costretto al ritiro e Aleix Espargaro ultimo al traguardo.

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