MotoGP Texas, Dovizioso: "Battere Marquez? Possibile"

Lo spagnolo, sempre vincente ad Austin, accetta la sfida: "Sono al 100%". Rossi: "Qui sempre meglio"

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MotoGP Texas, Dovizioso:

La MotoGP riaccende i motori in Texas per il terzo appuntamento stagionale. "Austin è un tracciato impegnativo, ma qui mi sento sempre meglio", avverte Valentino Rossi, quarto l'anno scorso e secondo nel 2017 dietro Marc Marquez, vero dominatore del Circuito delle Americhe con sei vittorie su sei. Andrea Dovizioso lo sfida: "Battere Marc? Difficile, ma non impossibile". Il pilota della Honda rilancia: "La spalla non fa male, sono al 100%".

È caccia allo sceriffo del Texas, già dalla tradizionale conferenza stampa del giovedì. Da quando la MotoGP corre sul Circuit Of The Americas di Austin (2013), il Cabroncito ha lasciato le briciole alla concorrenza: sei gare, sei pole position, sei vittorie. 6-6-6, il numero del diavolo. E di Marc Marquez. Una dittatura che non ha intenzione di capitolare, anche alla luce dell'imbarazzante dominio dello spagnolo in Argentina. Ma Ducati, Yamaha e Suzuki non stanno a guardare. Andrea Dovizioso lo sfida: "Batterlo su questo circuito è difficile, ma tutto è possibile. Marc ha già dimostrato di essere il re di questo tracciato e sarà dura per tutti, ma ci sono tante variabili che potranno influenzare il weekend". Gli fa eco Valentino Rossi: "I numeri fino ad adesso dicono che Marc qui è imbattibile. Ma è normale che nessuno parta battuto, e lavoriamo per stargli davanti". Il Dottore si sofferma poi sul rapporto con il circuito di Austin: "Qui sono andato sempre meglio. Nel 2013 ero molto lento e avevo bisogno di più tempo per capire il tracciato. Ma già dal 2014 sono riuscito a migliorare, e nel 2017 sono arrivato secondo. L'anno scorso non è andata benissimo, ma eravamo competitivi". Un circuito lungo, tecnico, impegnativo, con tante curve, e con un problema su tutti: l'asfalto sconnesso. "È un vero peccato per il tracciato. In due-tre parti il problema è evidente, anche se non ho ancora controllato la situazione attuale. Gli anni passati hanno cercato di migliorare la situazione ma senza risultati, speriamo di non avere problemi già dalle prove libere", continua Rossi. Più duro Dovizioso, secondo cui "su alcuni punti è difficile guidare per il fondo sconnesso e bisognerebbe fare una riparazione totale. Non ci sentiamo particolarmente a nostro agio su questi punti del tracciato. Ad ogni modo, penso di essere più competitivo rispetto al 2018. Abbiamo un migliore assetto e siamo più equilibrati. Vedremo quale sarà il livello della Ducati già dalle prove".

Chi non ha problemi con Austin è proprio Marc Marquez, in testa alla classifica del Motomondiale: "È un ottimo circuito per me. Non cercheremo di fare cose folli, vediamo come andrà il weekend. Terremo d'occhio anche il meteo, sabato è probabile che piova. È difficilissimo fare il giro perfetto qui, ci sono molti punti di frenata. Inoltre dovremo capire il nuovo asfalto". Per quanto riguarda l'infortunio che aveva condizionato i test invernali, il campione del mondo assicura: "Il dolore alla spalla non mi ha dato fastidio in Argentina. Mi sento molto meglio adesso, sono al 100%. Mi sento in forma e questo tracciato è uno dei più difficili dal punto di vista fisico". In sala stampa c'è chi lo stuzzica a riguardo del dominio a Austin. "Marc, se in qualifica andasse male e partissi in ultima fila, riusciresti comunque a vincere la gara?", gli chiedono. Lo spagnolo sorride e ne esce con diplomazia: "Non voglio provare". E regala una chiusa sulla stretta di mano con Valentino Rossi in Argentina: "Non è stato un problema farlo, ma naturale come baciare una ragazza", provocando le risate del Dottore. Gli viene naturale anche fare lo sceriffo in Texas. E mai come questa volta i piloti della MotoGP saranno gli indiani.

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