MOTOGP

MotoGP, test Misano: il miglior tempo è di Marini, molto indietro le Honda

Il pilota del team Mooney Vr46 e la sua Ducati precedono tutti sia al mattino sia al pomeriggio, chiudendo in 1.30.602. Secondo Vinales, poi Binder. La nuova Honda non convince, meglio la Yamaha

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Il grande protagonista dei test MotoGP di Misano, che seguivano la gara vinta ieri da Jorge Martin, è Luca Marini. La Ducati del team Mooney Vr46 guida infatti la tabella dei tempi sia nella sessione mattutina che in quella pomeridiana, chiusa col crono di 1.30.602 davanti all'Aprilia di Vinales (+0.234) e alla Ktm di Binder (+0.552). Buoni segnali per Quartararo, sesto con Yamaha, mentre affondano le Honda: Marquez è 14° e boccia la nuova moto.

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Dopo la vittoria di Jorge Martin nel Gp di San Marino e della Riviera Adriatica, la MotoGp resta a Misano per i test, che ci fanno assistere a delle interessanti soluzioni. Davanti a tutti c'è comunque la Ducati, con uno strepitoso Luca Marini. Il pilota del team Mooney Vr46 guida la lista dei tempi sia al mattino che al pomeriggio, chiudendo col crono di 1.30.602 e precedendo l'Aprilia di Vinales (+0.234) e la Ktm di Binder (+0.552). Seguono Jorge Martin, Jack Miller e un incoraggiante Fabio Quartararo, che è sesto a 575 millesimi. Unica nota dolente per il Diablo, il fatto che è il tempo non sia arrivato con l'aerodinamica (e il motore) 2024, ma con la moto di quest'anno. Top-10 per Oliveira (con Aprilia ufficiale), Morbidelli, Alex Marquez e Raul Fernandez sull'Aprilia Rnf.

Chi delude è ancora la Honda, che piazza tutte le sue moto negli ultimi posti: Marc Marquez è 14° e Joan Mir in ultima posizione, entrambi intorno al secondo di distacco. Le nuove soluzioni portate da Hrc, con una Honda 2024 con livrea Sbk e alcune interessanti mosse aerodinamiche, vengono bocciate nettamente dai piloti: la moto non ha avuto miglioramenti e, anzi, i migliori tempi sono arrivati nel pomeriggio col mezzo attuale. Marquez, in particolare, lascia aperta la porta al suo addio a fine stagione: "Hanno portato nuovi ingegneri: un ingegnere aerodinamico dalla F1 ed un nuovo project leader, ma la moto ha gli stessi problemi e non stiamo facendo tempi migliori. Per il futuro non ho due piani, ne ho tre: il piano A, il piano B e il piano C (uno di questi è il team Gresini, con Ducati e il fratello Alex ndr). Cercheremo di trascinare la decisione il più a lungo possibile". Nella giornata dei test si sono viste le mescole Pirelli per il 2024, con una nuova media all'anteriore e soft/media al posteriore, ma non solo.

L'Aprilia ha fatto provare la moto ufficiale a Oliveira e ha testato un nuovo telaio in alluminio, aspettando quello in carbonio che dovrebbe far parte del progetto 2024. Quest'ultima soluzione, che aveva fatto faville ieri sulla Ktm del collaudatore Pedrosa, è stata provata insieme al motore 2024 dagli ufficiali Binder e Miller. Prove di comparazione e test aerodinamici per Yamaha, la già menzionata moto 2024 (bocciata anche da Mir) per Hrc. La sensazione è che nessuna di queste novità abbia scaldato appieno, eccezion fatta per il nuovo abbassatore Ducati, testato e promosso da Jorge Martin. Ha sorpreso la velocità di Aprilia, con Vinales unico (con Marini) a scendere sotto l'1.31. Ottimi segnali per il futuro di Noale.

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