GP SPAGNA

MotoGP Spagna: Binder vince la Sprint Race, Bagnaia rimonta ed è 2°

Sul terzo gradino del podio l'altra Ktm di Miller, caduta a sei giri dalla fine per il poleman Aleix Espargaro su Aprilia

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Brad Binder trionfa nel sabato di Jerez e conquista la sua seconda Sprint Race stagionale dopo quella dell'Argentina. Il sudafricano della Ktm taglia il traguardo davanti a tutti dopo un lungo duello col compagno di team Jack Miller, beffato nel finale anche dalla Ducati di uno splendido Pecco Bagnaia, autore di una grande rimonta dal quinto posto. Nona posizione per la Desmosedici del team VR46 di Marco Bezzecchi, che resta comunque leader del Mondiale, seppur con soli tre punti di vantaggio su Bagnaia. Pomeriggio deludente per le Aprilia: il poleman Espargaro è costretto al ritiro dopo una caduta, Vinales solamente 7° alla bandiera a scacchi.

LA GARA

Pronti via ed è subito bandiera rossa a seguito di uno spaventoso incidente che coinvolge le Ducati di Marquez e Bezzecchi, la Ktm di Fernandez e la Yamaha di Morbidelli. Tutto nasce da un tentativo di sorpasso interno un po' azzardato dell'italo-brasiliano, che una volta a terra finisce anche per essere colpito alla schiena da una moto che lo seguiva, fortunatamente senza gravi conseguenze.

La gara riparte dalla griglia con tutti i piloti, ma con un giro in meno e le Ktm di Miller e Binder tentano subito di prendere il largo, inseguite dalla Ducati Pramac di Martin e da quella ufficiale di Bagnaia, che appare fin da subito in grande crescita rispetto alle performance altalenanti delle libere.

A 6 giri dalla bandiera a scacchi finisce nella ghiaia la gara del poleman Aleix Espargaro, vittima di una rovinosa caduta che vanifica un sabato sulla carta molto promettente per lui e per l'Aprilia. Alle sue spalle nuove cadute anche per Morbidelli e Marquez, oltre che per Nakagami e per un frustratissimo Mir, che finisce nell'asfalto dopo aver litigato per tutto il weekend con la sua Honda ufficiale.

Gli ultimi giri diventano una battaglia fratricida tra Binder e Miller, ma proprio sul più bello l'australiano commette un errore che gli costa anche il secondo posto: ne approfitta Bagnaia, che riscatta parzialmente la caduta di Austin e si dimostra pronto a lottare per la gara di domenica.

Quarta piazza per un battagliero Martin, seguito dall'Aprilia RNF di Oliveira e dalla terza Ktm ufficiale in gara, quello di un Dani Pedrosa in grande spolvero nonostante i 37 anni di età e un'assenza da gare ufficiali che durava da quasi 2 anni, cioè dai tempi dell'ultima wild card dopo il ritiro del 2018. A punti anche Zarco con l'altra Ducati Pramac, mentre chiude 10° Luca Marini con la seconda Ducati VR46. Alle sue spalle Fabio Di Giannantonio e un Fabio Quartararo mai in lotta con i migliori. Il campione del Mondo 2021 continua a faticare tantissimo nel ritrovare il feeling con la sua Yamaha.

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