LE PAROLE

MotoGP, Iannone: "Il mio habitat naturale è la pista, non i tribunali"

Il pilota Aprilia ancora sospeso per doping: "La moto ha fatto uno step importante, spero di poterla provare quanto prima"

  • A
  • A
  • A

Andrea Iannone resta in attesa di conoscere il proprio destino, dopo la sospensione per doping avvenuta lo scorso 17 dicembre in seguito alla positività a uno steroide anabolizzante (il Drostanolone). La Corte Disciplinare Internazionale della FIM ha chiesto ulteriore tempo per esaminare il caso, dopo l'udienza dello scorso 4 febbraio, ma il pilota di Vasto è comunque stato protagonista della presentazione della nuova Aprilia RS-GP 2020 a Losail, dove si svolgeranno gli ultimi test invernali e dove prenderà il via anche il Mondiale, l'8 marzo: "La moto è una delle più belle e abbiamo fatto uno step importante - ha detto Iannone - Spero di poterla provare in pista quanto prima. Mi dispiace non poter correre ora, ma non sono demotivato. Il mio habitat naturale non sono le aule di tribunale, ma la pista. Mi sto allenando tutti i giorni per essere pronto quando sarà il momento".

Iannone ha parlato a Sky Sport e si è detto orgoglioso del lavoro fatto dal suo team: "Sono state fatte scelte sofferte l’anno scorso. Abbiamo sofferto tutto l’anno, ci siamo concentrati per il 2020 e l’intento è riuscito. Mi sento parte integrante di questo progetto, la moto è stata fatta anche sulle mie indicazioni. Mi sento a mio agio in sella, anche da fermo. Per il momento sogniamo e vogliamo essere positivi per il futuro".

Vedi anche MotoGP, doping: Iannone resta "sospeso" ma ora c'è la prova che può scagionarlo Motogp MotoGP, doping: Iannone resta "sospeso" ma ora c'è la prova che può scagionarlo

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments