Il calciatore del Liverpool dovute raggiungere la Gran Bretagna via mare dopo che i medici gli avevano sconsigliato di viaggiare in aereo
Il destino a volte sa essere particolarmente tragico, come nel caso di Diogo Jota che è scomparso nella notte fra mercoledì 2 e giovedì 3 luglio in un incidente stradale nei pressi di Zamora. Il calciatore del Liverpool stava infatti dirigendosi verso Santander per prendere il traghetto che lo avrebbe riportato in Inghilterra dove lo attendevano i Reds per il ritiro estivo.
La scelta di attraversare la Spagna in auto per poi muoversi via mare verso la Gran Bretagna sarebbe stata frutto di un'operazione ai polmoni a cui Diogo Jota si era dovuto recentemente sottoporre. Il calciatore lusitano avrebbe infatti atteso la fine della Nations League, vinta con il Portogallo, per sottoporsi a un intervento chirurgico al fine di ridurre uno pneumotorace che lo accompagnava da qualche settimana.
Da qui il consiglio dei medici di non viaggiare in aereo, al fine di evitare eventuali problemi fisici e rischiare di mettere a repentaglio la convalescenza. Una scelta che si è rivelata tragica visto che mancavano ancora circa 350 chilometri da Santander quando l'auto di Diogo Jota è uscita fuori strada causando la morte del giocatore e del fratello.
Qualora avesse rispettato le tappe del viaggio, Diogo avrebbe dovuto prendere il traghetto nella giornata di giovedì 3 luglio per poi affrontare un viaggio di circa venti ore in mare che lo avrebbe condotto a Plymouth. Da lì l'ultimo tratto in auto raggiungere Liverpool e la famiglia prima del ritiro estivo. Un percorso che il destino ha tragicamente negato al talento lusitano, venuto a mancare a soli ventotto anni.
DIOGO JOTA, ARRIVATA LA SALMA IN PORTOGALLO: DOMANI I FUNERALI
Le salme di Diego Jota, il calciatore del Liverpool e della nazionale portoghese, e di suo fratello André Silva, morti in un incidente stradale nella provincia di Zamora, al nord della Spagna, sono giunte a Gondomar, la località d'origine vicina a Oporto, in Portogallo, dove domani si svolgeranno i funerali. Dopo l'esame autoptico all'Istituto anatomo-forense di Zamora, i resti sono stati trasferiti nella cittadina portoghese, accolti la scorsa notte nella Capela da Resurreiçao della cattedrale di Gondomar da decine di tifosi che hanno riservato loro un'ultima ovazione, riferiscono i media portoghesi, fra cui Jurnal de Noticias. I familiari dei due calciatori (Alcuni si sono abbracciati e hanno pianto prima di entrare nella cappella) hanno già raggiunto la cappella, dove si aspetta una grossa affluenza alla veglia funebre che comincerà a partire dalle 16 - nella giornata di lutto ufficiale decretata in Portogallo - e alla quale è prevista la partecipazione anche del presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, e del primo ministro Luis Montenegro.
Jota e i suoi genitori hanno entrambi una casa a Gondomar, dove l'attaccante ha iniziato da bambino la sua carriera calcistica. Gondomar è una città operaia vicino a Porto, dove è nato Jota.