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Il pilota italiano sfrutta il ko a sorpresa del francese per vincere in Aprilia, Marquez chiude terzo dietro a Zarco
di Luca Bucceri© IPA
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Il GP di Gran Bretagna di MotoGP porta la firma di Marco Bezzecchi al termine di una gara ricca di colpi di scena. A Silverstone il pilota italiano del team Aprilia fa sua la settima tappa della stagione, in un GP a doppia partenza per la bandiera rossa al secondo giro, sfruttando la sfortuna di Fabio Quartararo e della Yamaha. Sul podio anche la Honda LCR di Johann Zarco e Marc Marquez, ma per Ducati c'è tanto da analizzare in una domenica complicata, al limite della crisi, con le GP25 in difficoltà e con Francesco Bagnaia caduto e andato ko poco dopo la ripartenza.
Una domenica che poteva essere "diabolica", con una Yamaha che stava sorprendendo tutti per tornare al successo dopo tre anni di digiuno. Ma la M1 tradisce Quartararo a sei giri dal termine mandando quanto di buono fatto dal francese nei 14 giri precedenti, costringendo il Diablo al ritiro quando era in testa e con cinque secondi di vantaggio su tutti. Una domenica di Silverstone con tantissimi colpi di scena.
Pronti via, infatti, il primo riguarda la caduta di Alex Marquez, vincitore della Sprint, scivolato alla prima curva con la Ducati del team Gresini che perde aderenza mandando ko lo spagnolo. In testa va subito il fratello Marc Marquez per rendere meno amaro l'avvio di gara per la famiglia, con l'otto volte iridato che mette la freccia superando prima Bagnaia e poi Quartararo per portare la Desmosedici GP25 davanti a tutti. Ma al secondo giro si materializza l'incubo per Marc, che viene tradito dalla sua Ducati cadendo. La fortuna però è dalla parte dello spagnolo, e in generale da quella dei Marquez, con la direzione di gara che opta per la bandiera rossa per presenza d'olio in pista (dopo la caduta di Franco Morbidelli) che rende poco sicuro il tracciato.
Uno stop, arrivato al secondo giro, che per regolamento rimette in gioco tutti, con la ripartenza che porta in pista nuovamente Alex e Marc Marquez, come se non fosse successo niente.
Il restart, con griglia originaria, vede una partenza brillante di Francesco Bagnaia che si mette in testa per qualche curva, poi è Fabio Quartararo a riprendersi la posizione per scappare via. L'italiano quindi si mette a caccia, ma la Ducati non l'assiste e dopo pochi giri si trova addirittura al 10° posto, con una Desmosedici GP25 in difficoltà che mette nei guai anche Marc Marquez che con un lungo per problemi di frenata in curva scivola fino al 9° posto. Ma la gara di Pecco dura poco più, con la 63 che al quarto giro va giù mandando ko il tre volte iridato. In testa però Quartararo vola e le telecamere neanche lo considerano più, con un vantaggio di cinque secondi che dava il sentore del ritorno al successo dopo tre anni di digiuno.
Ma il destino è crudele, beffardo col francese, che a sei giri dal termine viene tradito dalla sua Yamaha M1 che lo lascia a piedi per un problema tecnico che apre le porte a Marco Bezzecchi e all'Aprilia per il successo finale. L'italiano, che inseguiva Quartararo, infatti ne approfitta per portare la RS-GP di Noale sul gradino più alto del podio, seguito da Johann Zarco e Marc Marquez, che riesce a mettere una pezza alla domenica da dimenticare per Ducati.
Il Cannibale, infatti, dopo un grave momento di difficoltà, acciuffa il podio difendendosi nel finale su Franco Morbidelli in una lotta prolungata con un testa a testa fino all'ultimo metro di pista disponibile. Morbido, quindi, che chiude quarto davanti ad Alex Marquez. In top 10 si piazzano poi Acosta, Miller, Marini, Aldeguer e Di Giannantonio. A punti anche Mir, Vinales, Raul Fernandez, Binder e Rins.