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Ciclismo, Eddy Merckx: "Mi offrirono soldi per vendere il Giro"

25 Mag 2025 - 19:19

"Mi avevano offerto dei soldi per vendere il Giro". Lo racconta Eddy Merckx, 80 anni il prossimo 17 giugno, in un'intervista al Corriere della Sera. Al Giro del 1969 è legata una delle pagine più drammatiche della tv italiana: l'intervista che Sergio Zavoli fece al corridore nella camera 11 dell'hotel Excelsior di Albisola. Merckx era stato squalificato per doping. Disteso a letto, ripeteva piangendo: "Io non ho preso niente". "Assolutamente no - ribadisce Merckx - Mi ricordo bene quello che è successo a Savona e piangevo, certo che piangevo. Ero pronto a partire, fecero le controanalisi delle urine prelevate la sera prima, e mi fermarono. Era lo stesso prodotto che avevano trovato a Gimondi l'anno prima, la fencamfamina: lui venne scagionato, però. Non avevo alcun motivo di doparmi. Era una tappa stupida, pianeggiante, il Giro l'avevo quasi vinto. Ero in rosa, e quindi sapevo che sarei stato certamente controllato. Qualcuno mi incastrò. E la maglia rosa andò a Gimondi, anche se lui rifiutò di indossarla". A offrirgli soldi, spiega, fu "Rudy Altig della Salvarani. Lui mi offrì tanti soldi per vendere il Giro. Se avessi accettato, magari non sarei risultato positivo". Ma Merckx non accettò: "Un Giro non si vende", osserva. Quando gli viene se chiesto se, secondo lui, Gimondi sapesse dell'offerta, l'ex campione risponde: "Altig era un suo compagno di squadra. Credo proprio di sì". Dice, in ogni caso, di aver sempre avuto un buon rapporto con Gimondi: "Con lui, con sua figlia. Ho pianto quando è morto. Sul piano umano andavamo d'accordo. Ma poi in corsa ciascuno difendeva i suoi interessi. Felice Gimondi è stato per me l'avversario della vita. Ed era un grande corridore. Aveva già vinto il Tour e il Giro prima che arrivassi. Rivinse il Giro dopo che mi ritirai". Il soprannome 'Il cannibale' - svela - lo "inventò una bambina di undici anni, Catherine, figlia di un mio compagno di squadra e poi rivale, Christian Raymond, con cui avevo un ottimo rapporto. Lui telefonò a casa la sera, lei le chiese: 'Ma il tuo amico Merckx non ti lascia mai vincere?'. Christian rispose: 'Mai. Merckx non ci lascia niente'. 'Ma allora è un cannibale'. E fui cannibale per sempre".

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