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Mandalika ai voti: Bagnaia rinasce di domenica, eccesso di fiducia per Martin

Botta e risposta tra i due sfidanti per il titolo nel round indonesiano di una stagione che si infiamma

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Mandalika ai voti: Bagnaia rinasce di domenica, eccesso di fiducia per Martin - foto 1
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FRANCESCO BAGNAIA: VOTO 9,5 A stretto giro... di pista: il campione in carica restituisce di domenica a Martin il sorpasso "mondiale" incassato alla vigilia dallo spagnolo, ormai suo unico rivale nella corsa al titolo. Bagnaia scatta bene al semaforo, in un certo senso guidato fuori dalla bagarre di centrogruppo dal compagno di squadra, che nella Sprint lo aveva "murato" e che stavolta infila già alla seconda curva. Poi si mette subito a caccia del podio e - di fatto - lo ipoteca già dopo una manciata di giri. Si tratta a questo punto di dare qualche pennellata di classe: la sua. L'autogol di Jorge a metà distanza è decisivo ma nel bilancio di un'intera stagione i colpi di fortuna e i suoi rovesci si equilibrano sempre e comunque il sorpasso vincente su Vinales è tutta farina del sacco di Pecco e di quello della sua Ducati. Manca la doppia cifra (nel senso del massimo dei voti) causa qualifiche e gara Sprint... a mezzo servizio. Eh sì, sono proprio questi ripetuti blackout a trascinare la sfida per il titolo fino agli ultimi GP dell'anno. Luci e ombre, una materia sulla quale Bagnaia ha ancora un po' di lavoro da fare. 

 

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JORGE MARTIN: VOTO 7

Chi lo fa (il sorpasso iridato), poi se lo può aspettare. Soprattutto se il rivale ha lo spessore di Bagnaia. Il voto tiene conto della perentoria affermazione nella Sprint del sabato, ormai una sorta di marchio di fabbrica del pilota madrileno che invece sulla distanza lunga sembra avere ancora bisogno di un po' di "fine tuning". Ma poi forse si è trattato solo di un errore imputabile all'eccesso di fiducia da momento d'oro che invece si interrompe dolorosamente, ma solo in senso figurato. Nulla di realmente compromesso, insomma: testa bassa nel cupolino fin dal prossimo weekend in Australia: la caccia al potere riprende subito e sarà durissima negli ultimi cinque GP di una stagione... da resa dei conti.

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MAVERICK VINALES: VOTO 8

Impara la lezione-gomme che gli è costata il podio-Sprint e sale sul secondo gradino di quello long distance. Sogna il successo pieno dopo la scivolata di Martin ma il ritorno di Bagnaia è come si dice oggi (o forse non si dice già più) "troppa roba" per Maverick, bravo però a rimettersi in riga dopo qualche giro di "riposizionamento" ma soprattutto a rimettere in riga Quartararo nel finale. VOTO 4 invece al suo compagno di squadra ALEIX ESPARGARO che brilla in prova ma va poi alla deriva quando ci sono in punti iridati in palio, sia di sabato che - soprattutto - di domenica. Un weekend complicato e contraddittorio per Aleix.

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FABIO QUARTARARO: VOTO 7

No, non ci eravamo dimenticati di lui: era il Diablo ad aver smarrito la strada del podio. Mette a segno una solida performance (e il maggior bottino stagionale, 21 punti) in entrambe le gare di Mandalika, una delle sue piste preferite. Non è del tutto soddisfatto, come è giusto che sia per un campione del mondo che da troppo tempo ormai deve accontentarsi di raccogliere le briciole. Lo spirito è quello giusto, la moto ancora no.

MARCO BEZZECCHI: VOTO 8

Si rende protagonista di una delle (non così rare ma sempre belle) storie di coraggio di questo sport. Dopo la buona prova nella Sprint, Bez si difende bene anche sulla distanza doppia del GP domenicale. Non si tratta più di contendere il titolo a Bagnaia (e a Martin) ma la dimostrazione di carattere resta e fa esperienza. Tutte cose che verranno buone alla prossima chance iridata. SENZA VOTO nel GP lungo il suo compagno di squadra LUCA MARINI, "atterrato" subiti da BRAD BINDER (VOTO 3 al "killer instinct" del sudafricano di KTM). Luca merita però un bel 7+ per la sua prima pole position nella premier class, impreziosita dal nuovo record della pista.

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FABIO DI GIANNANTONIO: VOTO 7

Da quanto ha sentito traballare il sellino della sua Ducati celeste, ormai perso a favore di un otto volte iridato, il romano ha decisamente svoltato. Troppo tardi per rimanere nella premier class anche il prossimo anno? Speriamo per lui di no. Intanto Fabio va regolarmente a punti, laddove il suo "erede" sulla Ducati Gresini MARC MARQUEZ (VOTO 4 per la doppia caduta) non ne azzecca una... o quasi.

ENEA BASTIANINI: VOTO 6,5

Chiude ottavo una domenica che avrebbe forse potuto essere da podio. Tira dritto poche curve dopo il semaforo, impiega qualche passaggio a riordinare le idee, poi si esibisce in una bella rimonta a base di un passo da gara di vertice, togliendosi la soddisfazione del giro più veloce della corsa: a ritmo di record. Non basta per andare appunto oltre l'ottava casella della classifica ma il GP dell'Indonesia va in archivio come una delle migliori prove di Enea in una stagione che si è "attorcigliata" fin da subito. Mezzo punto in più per la prestazione di carattere nella Sprint, condotta in porto tenendo tenacemente a bada la Desmosedici gemella di Bagnaia: tanto per mettere le cose in chiaro - in diretta mondiale - con il proprio compagno di squadra e con il suo stesso team.  

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