LE PAGELLE DI JEREZ

Jerez ai voti: solo Bagnaia argina le KTM. Pedrosa: la classe non ha età

Tre piloti su tutti nel movimentato fine settimana del GP di Spagna

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Jerez ai voti: solo Bagnaia argina le KTM. Pedrosa: la classe non ha età - foto 1
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FRANCESCO BAGNAIA: VOTO 9,5 Si riappropria della testa del Mondiale, "usurpata" per un paio di weekend da Bezzecchi e lo fa mettendo a bilancio un fine settimana movimentato, da bagarre continua e ripetuta con le KTM ufficiali del volitivo Binder e dell'ex compagno di squadra Miller, con il quale viene per così dire "alle mani". La leadership nel ranking è di nuovo solida e promettente: uniche incognite lungo una pista sostanzialmente in discesa verso il titolo-bis il "nodo" continuità (al quale è strettamente legata la serenità di Pecco) e il confrontodiretto ancora "missing" - non certo per colpa di entrambi - con Enea Bastianini. 

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BRAD BINDER: VOTO 8,5

Per estensione, il voto va anche alla KTM e ai suoi recenti (per non dire recentissimi) progressi. Il sudafricano regola due volte in due giorni il proprio compagno di squadra, spartisce con Bagnaia le due occasioni di stappare lo champagne dal gradino alto del podio e mette costantemente in pista una grinta buona per scalare la classifica generale: terzo a tre soli punti da Bezzecchi ma - diversamente dall'italiano - un trend in continua e costante crescita. Non è un personaggio, non sembra essere interessato a diventarlo, mette però in cascina punti pesanti: ed è tutto ciò che conta.

MARCO BEZZECCHI: VOTO 5

Un solo punto in tutto il fine settimana, due gare che non lasciano praticamente traccia nella sua classifica generale (infatti ne abbandona il comando) e speriamo non ne lascino sulla sua fiducia. Solo un passaggio a vuoto dentro un brillante avvio di stagione probabilmente e uno stimolo in più per rifocalizzarsi sulla propria missione. Quale? Tocca a lui definirla meglio, possibilmente già tra due domeniche a Le Mans.

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JACK MILLER: VOTO 7,5

Nella formazione di piloti "overseas" della KTM, l'australiano Jack riveste per ora il ruolo di inseguitore ma il gap dal sudafricano Binder è di soli tredici punti. Due terzi posti nel weekend andaluso completano l'ottimo bilancio della Casa austriaca, seconda nel Mondiale Costruttori dietro alla Ducati e terza come squadra ufficiale nella classifica Team alle spalle di Ducati VR46. E se Brad e Jack si stessero già giocando un 2024 fianco a fianco con... Marc Marquez?

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FABIO QUARTARARO: VOTO 5

Il Diablo fa rotta verso la gara di casa sulla scia (inefficace) di un GP di Spagna da bottino trascurabile: sia a livello di punti raccolti, sia sul piano motivazionale. Per Fabio è forse l'ora di guardarsi dentro anzi attorno: al di là dei singoli episodi, lui di colpe specifiche non ne ha e a ben vedere all'intero movimento là davanti serve un campione del suo spessore per sfidare le Ducati e aggiungere sale al Mondiale.

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DANI PEDROSA: VOTO 7

Tolto il casco, i primi piani tradiscono i trentasette anni ma... la classe non ha età e il fine settimana di Jerez ne è la riprova. C'è anche il suo lavoro nella crescita della KTM ma... c'è anche molto di più: torna nella mischia (nel vero senso della parola) per la sua seconda wild card con la moto austriaca - dopo quella di due anni fa a Spielberg - e colleziona un sesto posto al sabato e uno alla domenica, in entrambi i casi non così lontano da Miller e Binder che la RC16 la guidano regolarmente in gara. A conferma che la moto è molto competitiva ma soprattutto che è anche "sua". 

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MIGUEL OLIVEIRA: VOTO 7

Voto puramente di incoraggiamento per il pilota di Aprilia RNF, buon quinto nella Sprint ma poi abbattuto da Quartararo nella bagarre delle prime curve del GP long distance della domenica. Avvio di stagione bersagliato dalla sfortuna (e dagli avversari) per il portoghese che viaggia in direzione della Francia con una spalla lussata e l'obbligo di passere la visita di idoneità prima di scendere in pista a Le Mans.

 

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