Molto più di Bagnaia e Bastianini, il pilota catalano e la moto italiani unici veri rivali sul cammino del leader Quartararo.
di Stefano Gatti© Getty Images
Dal sesto podio stagionale ad un distacco dal vertice che lievita da otto a ventidue punti nel giro... di un giro: l'ultimo del GP della Catalogna. L'errore di Aleix Espargarò sull'asfalto di casa costa caro a lui ed all'Aprilia ma non compromette quello che è un sogno (iridato) impensabile fino a pochi mesi fa. A patto di smaltire in fretta le scorie dello sfortunato episodio e di rimettere il sogno sul binario giusto fin dal GP di Germania al Sachsenring, dove le aspettative sono molto alte. Quartararo permettendo, naturalmente.
Senza più l'aiutino delle concessioni regolamentari (bonus scaduto alla conquista del terzo podio stagionale a Jerez de la Frontera) a partire dalla prossima stagione, Aprilia deve dimostrare di poter camminare sulle proprie gambe (anzi di poter correre sulle proprie ruote). Più precisamente, ora che il salto di qualità è un fatto acquisito, si tratta di alimentare un sogno iridato che attualmente vede Aleix e la Casa italiani unici ad avere la continuità necessaria per poter dare del filo da torcere al campione in carica che - messa al sicura la riconferma in Yamaha - non ha altri pensieri se non tirare dritto verso il bis iridato.
Enea Bastianini da una parte e Francesco Bagnaia dall'altra non sono fin qui riuscita a dare appunto continuità ai rispettivi exploits. Nel caso del piemontese a Barcellona ci si è messa pure la sfortuna, variabile che però nel cammino di un'intera stagione distribuisce in modo staticamente uniforme le proprie "sanzioni". Senza dimenticare che Bastianini resta la grande rivelazione di questa prima metà di Mondiale.
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Tutto il resto è classifica, punti, numeri: dopo Barcellona (tappa nove di venti), Quartararo svetta a quota 147 punti, davanti ad Espargarò, il cui ritardo è passato da otto a ventidue punti, a fronte di un possibile saldo negativo di soli tredici punti nel caso (molto probabile) di secondo gradino del podio. Il ritardo di Bastianini è ben più che doppio (53 lunghezze), quello di Bagnaia esattamente triplo (66) e tra il pilota Gresini e Pecco c'è pure il regolarissimo Zarco. Ancora alla caccia del suo primo successo, il francese di Pramac sta lì in mezzo, alle porte del paradiso, proprio grazie alla costanza di rendimento! A conti fatti quindi le prossime tappe "nordiche" del Sachsenring e di Assen rappresentano con ogni probabilità l'ultima occasione di Bastianini, Bagnaia (e dello stesso Zarco) di riagganciare la corsa al titolo. Vietato sbagliare, per loro ma soprattutto per Espargarò e l'Aprilia.
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Il blackout catalano non si ripeterà, ma non deve lasciare tracce, provocare crepe nei rapporti interni e cali di fiducia. Occorre una prova di forza al Sachsenring per rintuzzare la sfida a Quartararo e rilanciarla. Magari "with a littl help" from... Maverick Vinales che non è ancora riuscito ad andare in doppia cifra (a livello di punteggio a fine GP) ma ci si sta avvicinando. La missione resta molto complicata, a maggior ragione dopo Barcellona ed a fronte di un Quartararo in stato di grazia, ma Espargarò ed Aprilia - pur non essendo gli unici e poterci provare - sono forse i soli con qualche chance reale di farcela. È comunque una gran bella prospettiva.