Il "miracolo" di Assen e un insegnamento da imparare una volta per tutte

Il tamponamento di Rossi a Lorenzo non ha avuto conseguenze tragiche solo per pura fortuna. Un motivo in più per smetterla di "tifare contro" e litigare in pista

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Le incredibili emozioni della gara della MotoGP ad Assen hanno fatto passare in secondo piano quello che poteva essere e invece non è stato. Per fortuna. Quando dalla camera onboard di Jorge Lorenzo abbiamo visto piombarci contro a tutta velocità la Yamaha numero 46 di Valentino Rossi il cuore di chi era davanti alla tv si è fermato. Ma mentre tutti si aspettavano il patatrac, con una doppia caduta che a oltre 200 km/h avrebbe potuto avere conseguenza tragiche, ecco il "miracolo".

Sia il ducatista, che ha rallentato improvvisamente per la perdita di aderenza della ruota anteriore, sia il pesarese, sono rimasti in piedi e hanno proseguito la loro gara come se nulla fosse. O quasi. Stavolta ci ha pensato la fortuna, ma non bisogna mai dimenticare che basta un attimo per trasformare i sorrisi di stupore in lacrime di disperazione. Un monito che deve valere soprattutto per chi si ostina a tifare contro questo o quel pilota, dimenticandosi i rischi che si corrono in pista, ma anche per chi è il protagonista di un gioco pericoloso, in cui il rispetto reciproco deve venire prima di tutto.

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