MOTOGP

Il GP del Giappone salta per il secondo anno consecutivo: a rischio anche la tappa nipponica della F.1?

Il calendario delle due ruote cambia ancora per far fronte all'emergenza sanitaria: ai primi di ottobre si correrà negli Stai Uniti.

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Il Motomondiale deve fare a meno anche quest'anno ad una delle tappe più importanti del proprio calendario: quella del Giappone, gara di casa di Yamaha, Suzuki e Honda, quest'ultima proprietaria dell'impianto di Motegi che avrebbe dovuto ospitarlo. Domenica 3 ottobre si correrà il Gran Premio delle Americhe al COTA di Austin (Texas), precedentemente posticipato a data da destinarsi. Slitta in avanti di una settimana il GP di Thailandia, ora in programma domenica 17 ottobre.

Come ha spiegato Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports che organizza il Mondiale, la cancellazione del GP del Giappone è naturalmente legata all'evoluzione della pandemia ed è quindi motivata dalle complicazioni in termini di viaggio e dalle restrizioni in vigore nel Paese orientale in termini di contrato all'emergenza sanitaria. Non era più possibile insomma procrastinare la decisione e, in assenza di garanzie, la decisione di depennare la prova dal calendario e sostituirla con una tappa in Texas si è imposta per necessità. Per il secondo anno consecutivo insomma la gara di Motegi  viene cancellata e non è detto che la nuova versione del calendario sia quella definitiva. Non solo: Il rinvio del GP giapponese delle due ruote  (che era in programma la prima domenica di ottobre) pone qualche interrogativo anche per quanto riguarda il Mondiale di Formula Uno che - allo stato attuale delle cose -  fa tappa a Suzuka nel weekend da venerdì 8 a domenica 10 ottobre. 

 

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