MOTOGP

Honda... anomala per Marc Marquez: dal team HRC a quello di Lucio Cecchinello

Il fratello minore di Marc Marquez prende il posto di Cal Crutchlow in sella alla Honda RC213V del team LCR di Lucio Cecchinello.

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Ancora prima del suo debutto in MotoGP - sette mesi fa a Jerez de la Frontera - Alex Marquez aveva la certezza che la sua avventura nel team ufficiale HRC avrebbe lasciato il posto ad un 2021 ancora Honda ma "targato" LCR. Stessa moto, ambiente diverso e con ogni probabilità più indicato per iniziare a scalare le classifiche, forte intanto delle "prove"di una stagione del debutto nella premier class in salita fin dal suo esordio.

Cosa c'è di "peggio" di disputare la prima stagione in MotoGP in sella alla miglior moto del lotto, nel team ufficiale per eccellenza ed a fianco del pilota da battere da degli ultimi sette anni, che poi per inciso è pure.... tuo fratello?

Beh, fondamentalmente proprio il fatto di non poter contare sulla presenza ed i consigli del vicino di garage consanguineo.

Proprio quello che è capitato al 24enne Alex Marquez quando, appunto nel corso del suo GP del debutto, il fratello maggiore - e sei volte iridato della MotoGP nei sette anni precedenti - è finito a terra fratturandosi il braccio destro, infortunio che lo ha costretto a disertare il resto della stagione, con prospettive incerte per quella che inizia il 28 marzo in Qatar ma poi in realtà già ai primi di marzo nei test precampionato. Quelli che Alex si appresta ad affrontare con la Honda LCR la cui livrea è stata appena svelata. Moto praticamente ufficiale ma ambiente più a misura di pilota ancora agli inizi della propria storia nella premier class, alla quale Alex da Cervera è approdato dopo una carriera nelle classi più piccole lunga otto anni e ricca di due titoli iridati: quello del 2014 nella Moto3 (con la Honda) e quello del 2019 nella Moto2 (Kalex). 

 

Nel team Honda satellite di Lucio Cecchinello, Alex prende il posto di Cal Crutchlow (passato alla Yamaha nel ruolo di test rider) ed affianca il giapponese Takaaki Nakagami: un compagno di box particolarmente "scomodo", il giapponese, capace - nel 2020 - di andare a punti in dodici dei quattordici appuntamenti del calendario (i primi dieci consecutivamente) e di chiudere il Mondiale in decima posizione, dopo aver addirittura frequentato la top five della generale. Da parte sua, "MiniMarquez" riparte dalla quattordicesima piazza finale della scorsa stagione, otto punti davanti a Valentino Rossi ma solo un paio di giornate veramente memorabili al suo attivo, con i due secondi posti consecutivi di Le Mans ed Aragon. Episodi troppo isolati per fare tendenza e mettere a nudo il potenziale dello spagnolo. Operazione della quale si incarica ora Lucio Cecchinello, uno che in fatto di "talenti straordinari e dove trovarli" (e come valorizzarli) la sa piuttosto lunga, da Casey Stoner in avanti...!

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