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MotoGP 22, la recensione: lo stato dell'arte della simulazione

Milestone sforna un titolo da veri appassionati con due novità: dallo split screen all'interessante Nine Season 2009 con Vale Rossi

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Basta giocare una decina di minuti a MotoGP 22 che viene voglia di indossare un casco e abbassare la visiera per tornare metaforicamente in pista: perché il nuovo titolo di Milestone è uno dei più precisi, se non il più preciso, sotto il profilo della simulazione. L'asticella del realismo, anche se graficamente (provato su PlayStation 4) si nota ancora qualche sbavatura complice forse il cross-gen, si è spostata ulteriormente in alto e lo si percepisce sin dal prezioso tutorial: anche a livello facile e avendo già confidenza con titoli del genere, c'è da sudare per trovare un equilibrio, capire gli aspetti della moto a livello di traiettorie, pneumatici, cambiate, variabili meteo e impostazioni aerodinamiche. Si rischia persino di uscirne frustrati se non si ha la pazienza di provare e riprovare, in palio c'è però il regalo più bello che porta a trovare sempre maggiore confidenza col mezzo e finalmente diventare competitivi.

Prima di sfruttare la sempre completa modalità multiplayer (anche cross-gen, quindi gli utenti PS4 possono sfidare quelli PS5 così come utenti di Xbox One contro giocatori di Xbox Series X|S) e lo split screen, novità di quest'anno per giocare in due sulla stessa console, servirà dunque molto allenamento. Innanzitutto per capire le meccaniche del gioco e poi per conoscerne ogni aspetto perché moto, circuiti e avversari sono davvero molto differenti tra loro e non sarà raro credere di aver finalmente preso la mano al Mugello per poi ritrovarsi a terra ad Austin... La complessità del titolo, però, si riflette anche sulle regolazioni dell'assistenza alla guida e quindi si può salire di livello step-by-step in modo piuttosto progressivo. Per quanto riguarda l'Intelligenza Artificiale siamo a buoni livelli, al netto di qualche comportamento fin troppo aggressivo degli avversari, mentre si può fare di più a livello di collisioni e cadute anche se la funzione rewind aiuta un po' tutti.

© ufficio-stampa

Se multiplayer e carriera manageriale, che non propone novità di sorta rispetto al passato, non vi bastassero Milestone ha introdotto un'ulteriore modalità. Con "Nine Season 2009" si gioca anche contro la... nostalgia visto che si può superare lo scoglio della prima stagione di MotoGP senza Valentino Rossi rivivendo i migliori duelli della stagione di tredici anni fa, quella dell'ultimo Mondiale vinto dal Dottore. Alternandosi alla guida dei vari Rossi, Stoner, Pedrosa e Lorenzo ci si troverà di fronte a obiettivi di volta in volta diversi e che faranno rivivere i momenti salienti del 2009, grazie anche a filmati originali e interviste del tempo. C'è chi vede in "Nine Season 2009" una specie di omaggio a Vale, di sicuro è una piacevole novità che aiuterà la longevità del titolo.

Quando ci si trova di fronte a un titolo annuale, spesso è difficile trovare elementi che spezzino il filo conduttore della ciclicità, a maggior ragione considerando che MotoGP 22 (disponibile per PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Switch e PC) è cross-gen. L'edizione di quest'anno non trasgredisce la regola ma non può esimerci dall'evidenziare come rimanga il riferimento per chi ama il motomondiale e una realizzazione tecnica di primissimo livello per gli amanti della simulazione. Qualcosa che, al netto di qualche incertezza grafica e dell'IA, non intacca la bontà complessiva del gioco.

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