GRAN PREMIO AUSTRALIA MOTOGP

Finale thriller a Phillip Island: vince Zarco, Bagnaia e Di Giannantonio sul podio

Il campione in carica allunga ancora in vetta alla classifica grazie al crollo finale del suo diretto rivale in classifica

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Finale da cuore in gola al GP d'Australia: dopo aver dominato per ventisei dei ventisette giri in programma, Jorge Martin va in crisi di gomme e viene superato a metà dell’ultimo passaggio dal suo compagno di squadra Johann Zarco (che vince il suo primo GP della premier class), da Francesco Bagnaia e da Fabio Di Giannantonio (al primo podio MotoGP) che completano il podio in sella rispettivamente alla Ducati Lenovo e a quella Gresini. Martin deve accontentarsi del quinto posto finale dietro alla KTM di Brad Binder. Bagnaia allunga in vetta al Mondiale: ventisette punti di vantaggio su Martin che aveva scelto di montare uno pneumatico di mescola soft al posteriore. Nella top ten dalla sesta alla decima posizione Marco Bezzecchi, Jack Miller, Aleix Espargarò, Alex Marquez ed Enea Bastianini.

Finale thriller a Phillip Island: vince Zarco, Bagnaia e Di Giannantonio sul podio - foto 1
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Un Gran Premio deciso dall'azzardo-gomme che punisce... l'incoscienza di Martin ben oltre il coraggio di provarci. Lo spagnolo del team Prima Pramac "covava" la scelta della soft fin dalle prove del venerdì e ne aveva parlato apertamente (e forse un po' troppo spavaldamente) davanti ai microfoni. Il rischio non ha pagato ma c'è mancato poco. Un paio di chilometri di asfalto australiano, la differenza tra un gran colpo e una sorta di "figuraccia". Magari anche tra una candidatura al titolo che si riafferma e all'opposto perde i colpi... e i punti. A fine gara lo spagnolo (e di nuovo nelle interviste) non ha nascosto le proprie emozioni e la propria delusione, anche per essere stato lasciato solo dai suoi nella decisione di azzardare appunto la soft. Pronto a riprovarci, Jorge, fin dalla Sprint australiano e sempre che la gara breve possa effettivamente andare in scena. Intanto Bagnaia allunga ancora, oltre la soglia psicologica dei venticinque punti di vantaggio (quelli che spettano al vincitore del GP full distance) e si gode un podio sereno, in mezzo al vincitore Zarco e al terzo classificato Di Giannantonio. Una prima volta per entrambi, oltretutto su una delle piste più difficili e appaganti del Mondiale. Il francese sale per la prima volta sul podio della premier class dando il cambio... in testa alla classifica al proprio compagno di squadra. Il romano suggella una crescita di prestazioni purtroppo per lui fuori tempo massimo ( o forse no?) per conservare un posto nella MotoGP del prossimo anno.

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Giù dal podio e oltre, porta a casa un buon quarto posto Binder che si autoinvita al party dell'ultimo giro ai danni del povero Martin ma - appunto - non trova il varco giusto verso le coppe finali. Gara stoica per Bezzecchi che - dopo l'adrenalina di Mandalika - risente in modo più sensibile (nel senso del dolore) della recente frattura della clavicola ma è da applausi per il suo piazzamento finale. Aprilia deve accontentarsi di due modesti piazzamenti (ottavo un comunque combattivo Espargarò, undicesimo un irriconoscibile Vinales), mentre Miller è settimo davanti alla sua gente al termine di una performance dignitosa ma da gambero, dopo un avvio fin troppo volitivo e arrembante.

Nono al traguardo, il rientrante Alex Marquez bada a condurre in porto il GP senza danni, mentre a chiudere la top ten con un finale in progressione è un Enea Bastianini in vena di autocritica. Cosa dovrebbero però dire della loro performance Luca Marini (dodicesimo e del tutto anonimo, per lui anche un contatto iniziale con Mir) oppure Marc Marquez, quindicesimo con la soft che un ano fa lo aveva portato sul podio e stavolta lo abbandona ben prima di quanto faccia con Martin? Per finire, fa buon viso a cattiva sorte il Diablo Quartararo, che precede in volata l'ex Cannibale ma nemmeno in Australia trova l'uscita dal tunnel.

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Nel Mondiale, Bagnaia "sprinta" per il titolo-bis con ventisette punti di vantaggio su Martin (366 a 339) a quattro gare... e mezzo dal traguardo finale ma non può certo abbassare la guardia nei confronti del rivale madrileno che in fin dei conti ha condotto in testa (anche) buona parte dei due ultimi GP. Il sesto posto australiano permette a Bezzecchi di limitare ampiamente i danni nei confronti di Binder, per il quale il romagnolo rimane un miraggio: 293 a 224 punti. La prima vittoria in MotoGP lancia invece Zarco nella top five della generale, saltando in un colpo solo gli "ufficiali" Aprilia Espargarò e Vinales che lo precedevano dopo il GP dell'Indonesia del weekend centrale di ottobre. Il bottino del nizzardo ammonta ora a 187 punti: due in più di Aleix, diciassette in più di Maverick.

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LA CRONACA DEL GRAN PREMIO

Martin scatta al comando dalla pole con una posteriore soft davanti a Binder e Bagnaia. I primi due allungano fin dal primo giro, Bagnaia si difende da Di Giannantonio, Marc Marquez e Miller. Di Giannantonio salta Bagnaia all'inizio del terzo giro e si lancia all'inseguimento dei primi due della classifica. Marquez e Zarco in bagarre alle spalle di Bagnaia.Il francese ha la meglio sull'otto volte iridato che viene raggiunto e "ingaggiato" da Aleix Espargarò. Miller, Alex Marquez e Bezzecchi sigillano la top ten dopo nove dei ventisette giri in programma: primo terzo di gara completato. Nelle retrovie contatto con Marini per Mir che finisce a terra e fuori dai giochi. Perde posizioni Marc Marquez che viene infilato da Miller. L'australiano raddoppia subito mettendosi alle spalle la Aprilia di Espargarò. A terra Augusto Fernandez (GASGAS): nello stesso punto di Mir ma nel suo caso senza interventi "esterni". 

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A metà distanza Martin ha tre secondi e mezzo di vantaggio su Binder. Di Giannantonio "tiene" in terza posizione e resta agganciato alla KTM del sudafricano. Poi Bagnaia, Zarco e (più staccato) Miller dalla quarta alla sesta posizione. La bagarre tra Binder e Di Giannantonio favorisce il rientro di Bagnaia e Zarco. Di Giannantonio supera Binder davanti ai box a nove giri dal termine. Alex Marquez salta Aleix Espargarò nel duello per la settima posizione. Zarco davanti a Bagnaia che fatica a rimanere vicino alla Ducati del francese. 

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Il quartetto degli inseguitori guadagna terreno sul leader: solo poco più di due secondi di vantaggio a sei giri dalla bandiera a scacchi per lo spagnolo su Di Giannantonio&Co. Binder ripassa il pilota italiano del Team Gresini a cinque giri dal termine, poi Fabio viene infilato anche da Zarco. Martin in difficoltà e ormai nel mirino degli inseguitori. Due giri al traguardo. Binder scala quinto, Bagnaia supera Di Giannantonio. Ultimo giro: Martin raggiunto!  Zarco in testa, anche Bagnaia supera il suo rivale per il titolo, poi infilato anche da Di Giannantonio. Prima vittoria di Zarco in MotoGP davanti a Bagnaia, Di Giannatonio, Binder e Martin.

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