MOTOGP

Da mini-Marquez ad habituè del podio: il fratellino del cannibale Marc in piena ascesa

Due volte sul secondo gradino del podio negli ultimi due Gran Premi: Alex Marquez zittisce a suon di risultati i suoi critici e va a caccia della prima vittoria.

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Campione del mondo della Moto3 nel 2014, campione del mondo della Moto2 l'anno scorso, "oggetto" misterioso nella MotoGP fino a due gare fa: Alex Marquez ha imparato a volare, anzi a stare ben saldo in sella alla sua RC213V ufficiale, arrivando a sfiorare il suo primo successo sia a Le Mans che ad Aragon. Da gigantesco handicap, l'assenza del fratello maggiore Marc nel garage a fianco sembra proprio essersi trasformata in una grande opportunità.

Non gli serviranno a rimanere nel team Honda HRC anche la prossima stagione (a prendere il suo posto sarà Pol Espargarò) ma i due secondi posti collezionati in Francia ed in Spagna rappresentano un bel biglietto da visita per la prosecuzione dell'apprendistato di Alex Marquez nella MotoGP, che avverrà in sella alle RC213V in dotazione al team LCR di Lucio Cecchinello che, tra parentesi, sta facendo benissimo nel Mondiale in corso con il quinto posto nella generale ( a quattordici punti da Andrea Dovizioso) del regolarissimo Takaaki Nakagami, unico pilota sempre a punti nei dieci GP fin qui disputati. A ben vedere, anche baby-Marquez ha fin qui fatto piuttosto bene sul piano della costanza di rendimento, mancando solo in due occasioni (consecutive) la zona punti: nel Gp della Stiria ed in quello di San Marino e della Riviera di Rimini. A lungo però raccogliendo solo solo le briciole. Dei 67 punti che gli permettono di occupare la dodicesima posizione della generale in coabitazione con Brad Binder,  solo  quindici infatti sono stati quelli conquistati nella prima metà dei dieci GP fin qui disputati: da Jerez-uno (GP Spagna) a Spielberg-due (ancora il GP della Stiria).

I punti pesanti sono arrivati solo nelle due ultime tappe: cinquantadue, ben più del doppio rispetto alla prima cinquina! A Le Mans mini-Marquez ha dato spettacolo con la sua rimonta fino al secondo posto alle spalle di Danilo Petrucci e davanti allo stesso Pol Espargarò. Nel GP d'Aragona il 24enne Alex da Cervera (tre anni più giovane del ben più celebrato fratello) ha invece separato i "Suzuki-Boys" Rins e Mir, impedendo alla Casa di Hamamatsu di fare doppietta. Performances di valore assoluto. Anzi, da media-titolo, in una stagione anomala come questa. Sedicesimo della generale dopo il GP della Catalogna di fine settembre, Alex era salito alla quindicesima (a pari merito con Johann Zarco) grazie al podio francese ed ha velocemente abbandonato la compagnia del pilota della Ducati Esponsorama con la replica di Aragon. Grazie alla quale (più che raddoppiando il suo bottino di punti nel giro di tre settimane) il giovane Marquez si è ora spinto fino alla dodicesima posizione, saltando in un colpo solo Danilo Petrucci e l'assente Valentino Rossi. La top ten della generale è a tiro, il bis di Aragon potrebbe portare altre soddisfazioni. I margini di crescita di Alex (che straccia per 67 punti a... otto Stefan Bradl, sostituto di Marc) restano invece tutti da scoprire. Se non altro un motivo di curiosità in più nel "pacchetto" di una stagione parecchio incerta ma non particolarmente esaltante sul piano della sostanza.

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