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Ora è ufficiale: Gian Piero Gasperini è il nuovo allenatore della Roma. Dopo nove stagioni all'Atalanta, il tecnico di Grugliasco approda nella Capitale, sponda giallorossa, per iniziare una nuova avventura in panchina. L'ex Dea 67 anni, ha firmato un contratto di tre anni, fino al 30 giugno 2028.
IL COMUNICATO DELLA ROMA
"L’AS Roma è lieta di annunciare che Gian Piero Gasperini è il nuovo Responsabile Tecnico della Prima Squadra.
La carriera di Gasperini è stata finora caratterizzata da tattiche innovative, cultura del lavoro e una straordinaria capacità di valorizzare i giocatori.
La Proprietà e Claudio Ranieri sono convinti che Gasperini sia l’uomo giusto per questo incarico.
Benvenuto, Mister!
Forza Roma!"
GASPERINI: "ROMA UNA SFIDA IMPORTANTE"
Quali sono le prime impressioni?
“Le prime impressioni sono indubbiamente molto positive. Sono venuto oggi per la prima volta a Trigoria, non conoscevo questo centro che è meraviglioso, funzionale, il meglio per chi vuole lavorare in queste situazioni”.
Perché Gasperini ha scelto la Roma? Cosa l’ha convinta maggiormente?
“La Roma perché è una grande sfida. Io ho bisogno di avere una sfida importante, di venire in un ambiente con grande passione. Questo mi ha dato un grande entusiasmo, la possibilità che mi hanno dato Ranieri, la società, la Proprietà. Una grande adrenalina di cui avevo bisogno per fare qualcosa di buono”.
Salutando l’Atalanta lei ha detto: “Una sfida esaltante, che mi trasmette adrenalina”. Un’adrenalina dettata dall’ambiente, dalla squadra, dal prestigio del Club, da cosa?
“Sì, da tutte queste componenti. Dal fatto anche che la Roma ha una grande passione dietro, che vuole raggiungere dei grandi traguardi. Secondo me ci sono tutte le condizioni perché c’è una proprietà molto forte, che ha voglia di far crescere la Roma, di portarla a livelli alti. C’è una persona come Ranieri, che da solo insomma è già una garanzia per la piazza, per i tifosi. C’è un direttore sportivo molto giovane, ma con dietro una capacità di lavoro, anche di scouting, che ho avuto modo di constatare, con grande entusiasmo anche loro, molto preparati. Credo che ci siano le condizioni migliori per fare un buon lavoro come dicevo prima”.
Lei in passato ha dichiarato che la Roma ha giocato spesso “un calcio di qualità”. Anche questo è stato importante per la sua scelta?
“Quando venivo a giocare a Roma, anche precedentemente da giocatore, poi con il Genoa, con l’Atalanta, ho sempre trovato una squadra che giocava con qualità, in un ambiente che spingeva molto. Magari in questi ultimi anni ha avuto un po’ di calo, ma l’arrivo di Ranieri ha ridato una forza di nuovo e anche dei risultati importanti. Roma, nonostante gli ultimi anni non siano stati all’altezza delle aspettative, rimane un ambiente che se riesci a fare calcio e riesci a dare anche un buon modo di giocare, oltre al risultato, credo che possa aiutare molto”.
Un giocatore che deve fare per stare nel calcio di Gasperini?
“Deve giocare bene… (ride, ndr). Sarebbe facile dirlo così, ma non credo che ci siano tanti segreti. Il mio modo di giocare rispecchia quelle che sono le mie caratteristiche. Le mie squadre hanno sempre giocato in un certo modo, con intensità, aggressività, ma non solo, siamo sempre stati una squadra che ha fatto molti gol, che ha sempre pensato a fare un gol in più dell’avversario che prenderne qualcuno in meno anche se negli ultimi anni abbiamo migliorato molto la fase difensiva. Dunque, le caratteristiche dopo tanti anni che sono in Serie A si conoscono, vorrei metterle in pratica anche a Roma”.
Come immagina i romanisti dalla sua parte?
“Loro li ho visti sempre come un esempio di grande entusiasmo, è uno stadio sempre pieno. La prima cosa che si dovrà fare, da parte mia e della squadra, riuscire a portarli dalla propria parte. E lo si potrà fare attraverso delle prestazioni convincenti, dove la gente si identifica nella propria squadra, al di là del risultato. Riuscire a giocare delle buone gare, con la gente soddisfatta di vedere la propria squadra giocare in quel modo, poi il risultato è quello che fa tutto”.
È emozionato?
“Probabilmente lo sarò poi, quando arriverà il momento. Ci sarà sicuramente un po’ di emozione, ma credo che dopo tanto tempo sarà un attimo per poi pensare al campo”.
Un pensiero per i tifosi giallorossi?
“L’impegno mio e della squadra sarà quello di portarli dalla propria parte, sarà il primo compito che dovremo fare”.
IL VIDEO DI BENVENUTO DELLA ROMA