Dopo la separazione da Florent Ghisolfi a Roma sono pronti al Massara-bis: le priorità per il ds al ritorno a Trigoria
Manca solo l’ufficialità, ma Frederic Massara è già pronto a fare il suo ritorno a Trigoria. La Roma poco fa ha salutato Florent Ghisolfi con un comunicato ufficiale confermando la separazione dal direttore sportivo francese. Sei anni dopo toccherà nuovamente a Massara la gestione sportiva del progetto giallorosso, in piena sinergia con Claudio Ranieri per assecondare le richieste di Gian Piero Gasperini. Il 56enne direttore sportivo, reduce dall’annata in Francia con il Rennes, arriva in un momento estremamente delicato per la Roma e dovrà da subito gestire diverse urgenze, a cominciare dalle scadenze con l’UEFA per il 30 giugno.
La Roma è vincolata fino al 30 giugno 2026 al Settlement Agreement firmato con la UEFA nell’estate del 2022, un accordo che obbliga la dirigenza giallorossa a rispettare dei paletti economici ben precisi. Le scadenze sono semestrali e per rientrare negli accordi con l’UEFA la Roma ha bisogno di almeno una cessione importante entro il 30 giugno. Non bastano i riscatti da 30 milioni complessivi del Sunderland per Le Fee e del Benfica per Dahl, a poco servirebbero anche i circa 10 milioni che potrebbero arrivare dal riscatto di Zalewski e la possibile cessione di Paredes al Boca. L’Istanbul Basaksehir ha messo nel mirino Eldor Shomurodov, ma la Roma deve finalizzare almeno una cessione importante e fino a pochi giorni fa non c’era preoccupazione a Trigoria, con la società che contava di cedere Angelino all’Al Hilal. I 25 milioni che potevano arrivare dall’ex Lipsia avrebbero sistemato i conti romanisti al 30 giugno, la società araba ha però rinviato l’operazione a dopo il Mondiale per Club, data che non rientra nella scadenza del 30 giugno obbligatoria per la Roma. Massara dovrà dunque lavorare subito su una cessione importante, l’obiettivo è arrivare a circa 70 milioni incassati entro fine mese e il candidato principale è Evan N’Dicka. Il difensore ex Eintracht, nominato pochi giorni fa calciatore ivoriano dell’anno, rappresenterebbe una plusvalenza netta visto il suo arrivo nel 2023 a parametro zero. L’entourage del classe ’99 ha già aperto i contatti con i club di Premier League per recapitare un’offerta alla Roma, con Massara che dovrà cercare di finalizzare la sua cessione in dieci giorni.
Ci sarà poi da risolvere la questione Svilar, che la Roma vuole blindare con un rinnovo da top player. Nei giorni scorsi c’era stato un avvicinamento tra le parti, con i giallorossi che si erano spinti a oltre tre milioni di euro di ingaggio più bonus, a fronte dei 4 richiesti dall’entourage dell’ex Benfica. C’è da trattare soprattutto sull’inserimento della clausola rescissoria, che gli agenti di Svilar vogliono vicina ai 40 milioni di euro. La Roma è disposta a inserire la clausola, ma a cifre ben diverse rispetto a quelle richieste in fase di trattativa dall’entourage del portiere classe 1999. Risolte le cessioni e il rinnovo di Svilar, Frederic Massara dovrà poi accontentare le richieste di Gian Piero Gasperini, che a prescindere dalle uscite avrà bisogno di cinque elementi per rinforzare la rosa giallorossa. Ci sarà una rivoluzione sulle fasce, fondamentali per il sistema di gioco del Gasp e spesso punto debole giallorosso. Si cercherà un esterno destro di qualità e un esterno sinistro con maggiore fisicità rispetto ad Angelino, che può comunque lasciare Trigoria anche dopo il 30 giugno. Gasperini ha richiesto un difensore centrale a prescindere dal futuro di N’Dicka, con Lucumì del Bologna che piace molto anche se la clausola di 28 milioni complica l’operazione. Servirà un mediano di rottura “alla De Roon” per completare il reparto a centrocampo e un attaccante da affiancare a Dovbyk con la possibile partenza di Shomurodov.