Napoli, "Giaccherini andrà via"

Intervista esclusiva a Premium Sport "Equivoco di ruolo, ci piacerebbe l'Atalanta"

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La storia tra Giaccherini e il Napoli è arrivata alla fine. E in questo mercato di gennaio ci si aspetta che il centrocampista lasci definitivamente il San Paolo. Ad annunciarlo, ai microfoni di Premium Sport, è stato Furio Valcareggi, procuratore di Giaccherini: "Sicuramente lascerà il Napoli. Ad agosto lo voleva la Fiorentina ma l'hanno ritenuto incedibile, ora non credo lo sia essendo diventato il diciannovesimo cambio".

Il procuratore di Giaccherini è chiaro: sarà cessione, ma senza risentimento: "Con il pieno accordo di Giuntoli, Sarri e De Laurentiis andremo via con grandissima simpatia. Siamo stati bene al Napoli ma c'è stato un equivoco sul ruolo e Emanuele non ha più giocato dopo gli Europei del 2016".

"Emanuele ha ancora un'onda buona, non ha perso un grammo della sua utilità ed è ancora molto considerando. A gennaio trovare un giocatore come Giaccherini non è così frequente perché è integro, in questo anno e mezzo si è allenato come se fosse un titolare ed è pronto a giocare".

Ora è da stabilire quale sarà la destinazione: si sono fatti i nomi di Atalanta, Chievo e Torino. "L'Atalanta ci piace tantissimo ma non ho avuto contatti con loro. Con il Chievo c'è stato qualcosa ma ora temo che il Chievo abbia un po' il timore di dare via Inglese perché la classifica non è tranquillissima e con loro magari ci potrebbe essere un accordo per l'estate.

Con il Torino non mi sono comportano bene, devo ammetterlo. Noi con il Toro avevamo sottoscritto un contratto di tre anni per Giaccherini. In quel momento però mi ha chiamato il Napoli dicendo che volevano Giaccherini a tutti i costi e abbiamo scelto gli azzurri. Questa cosa la dico a Petrachi e al presidente Cairo che ora si rifiutano di parlare con me ma devono sapere che su 10 procuratori che firmano un contratto col Torino e poi chiama il Napoli, 11 decidono di andare al Napoli. Mi sembra quindi un po' azzardato che Petrachi e Cairo vogliano moralizzare il calcio perché nel calcio il moralizzatore ancora deve nascere".

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