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Un centravanti per Allegri: il Milan ritrova almeno Gimenez

Il messicano pronto a unirsi al resto del gruppo: la missione, non banale, sarà convincere il tecnico a puntare su di lui

05 Ago 2025 - 12:08
 © Getty Images

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Più che il famoso "ne resterà soltanto uno", al momento ne è proprio restato soltanto uno. Il suo nome, quasi dimenticato ai più, è Santiago Gimenez, prima perla più preziosa del mercato invernale milanista e poi delusione principale di una stagione che ha risucchiato tutto, lui compreso. Max Allegri che, dicono, non sarebbe esattamente innamorato di lui, lo vedrà oggi per la prima volta. Il che, tradotto, significa anche che il messicano è atteso da una salita mica male, uno sforzo fuori norma per convincere il tecnico delle sue doti e della necessità di affidargli l'attacco del Milan. Il tutto, evidentemente, mentre se ne cerca un sostituto o almeno un compagno d'avventura. 

La storia di Gimenez, anche per come è letta oggi, è francamente particolare. E' stato pagato parecchio in un mercato in genere povero (35 milioni) ed è arrivato a Milano portandosi in dote una valanga di gol: 45 in 73 partite al Feyenoord (più di uno ogni due partite) dove, in effetti, i tifosi conservano di lui un ricordo esaltante. Aveva insomma tutto per diventare un idolo anche al Milan. Invece il rapporto con Conceiçao non è mai decollato, il rendimento della squadra è andato via via peggiorando fino all'ottavo posto finale e lui ha cominciato a perdere la mira insieme alla fiducia e le motivazioni insieme alla convinzione nei propri mezzi. Avrebbe dovuto cavalcare l'onda, ha finito per annegare in un mare di errori. 

Certo, nel primo mezzo anno in Italia, e soprattutto in una situazione non ideale, questo aggrovigliarsi poteva anche essere messo in conto. Ma adesso? Adesso da una parte c'è un tecnico che lo aspetta ma vorrebbe forse altro e più di un tifoso ha storto il naso per la lunga vacanza dopo gli impegni con il Messico. La domanda, banale, è una conseguenza? Ma lui vuole ancora il Milan e il Milan vuole ancora lui? La risposta, per quel che lo riguarda, può cominciare a darla da oggi. Conoscerà qualche nuovo compagno e conoscerà soprattutto l'allenatore, un allenatore che, per credo tattico, non aiuta particolarmente il gioco dei suoi centravanti e, per questo, li cerca molto fisici.

Perché al netto dei lavori ancora ampiamente in corso, le certezze sembrerebbero essere due: che Leao farà la seconda punta e che il centravanti dovrà lavorare molto di sponda per assorbire gli scarichi dei centrocampisti e mandare il portoghese nello spazio. Squadra bassa, stretta, e ripartenze rapide. Roba da Vlahovic, forse un po' meno da Gimenez. Di sicuro i 6 gol rossoneri dell'ultima stagione non sono stati giudicati soddisfacenti e il messicano è chiamato a netto cambio di passo. Può tornare l'uomo da 20 gol a stagione del Feyenoord o bruciarsi lentamente come un cerino. Sarà lui, a partire da oggi, a dover dimostrare ad Allegri di potersi caricare il Milan sulle spalle. 
 

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