IL RETROSCENA

Spalletti-Milan, tutti i motivi del mancato accordo

Il tecnico chiedeva un anno di stipendio all'Inter e un triennale da 4,5 milioni a stagione ai rossoneri

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Ci sono milioni di motivi dietro al mancato accordo tra il Milan e Luciano Spalletti. Milioni inteso come milioni di euro, visto che il tecnico chiedeva una ricca buonuscita all'Inter e un contratto importante ai rossoneri. Legato ai nerazzurri fino al 2021, il legale dell'allenatore ha chiesto al club di Suning il riconoscimento dello stipendio dell'intera stagione in corso (5,4 milioni di euro con i bonus), mentre la società - che già gli ha garantito tre mensilità - ha offerto il pagamento delle ultime tre mensilità del 2019 per un totale di 2 milioni e 700mila euro.

Uno stallo, quello tra l'Inter e Spalletti, che ha impedito ogni trattativa con il Milan anche se la distanza tra le parti - almeno inizialmente - era comunque ampia. Il tecnico di Certaldo, infatti, a Elliott aveva chiesto un triennale (fino al 2022) da 4,5 milioni di euro netti a stagione. Una cifra che i rossoneri non gli avrebbero mai garantito. 

L'Inter, accettando la richiesta di Spalletti, avrebbe potuto risparmiare un anno di stipendio ma allo stesso tempo Marotta, in pieno accordo con Zhang, non era disposto a cedere troppo. A maggior ragione considerando il fatto che il tecnico sarebbe andato a sedersi sulla panchina di una diretta concorrente. E poi, parallelamente, i rossoneri non avevano intenzione di accettare le richieste dell'allenatore, preferendo così virare immediatamente su Pioli, che con un biennale da 1,5 milioni all'anno è pronto a rimettersi in gioco sull'altra sponda del Naviglio.

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