Milan, un tesoretto per Aubameyang

Dalle cessioni i soldi per l'assalto al gabonese. E l'affare si potrebbe chiudere in Cina

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Siamo ancora a distanza siderale dalla possibilità che il colpo vada a segno, ma l'affare Aubameyang-Milan comincia ad avere contorni interessanti. Intanto il silenzio sul fronte Tianjin e il tempo che passa. Abbiamo scritto e riscritto che la dead line è il 15 luglio, giorno di chiusura del mercato cinese. Una settimana, quindi, per capire se l'attaccante e il Dortmund diranno sì a Cannavaro oppure decideranno di passare la mano di fronte a un piatto che, obiettivamente, più ricco non si potrebbe. Trattasi esclusivamente di una scelta di vita. Il punto di rottura tra il pallone in senso stretto e un presente da Paperone.

Inutile dire che il Milan nemmeno ci prova ad avvicinare l'offerta che il club cinese ha fatto ad Aubameyang (30 milioni di euro), ma in questi giorni i contatti tra i rossoneri e il padre-agente di Pierre sono stati piuttosto frequenti e qualche piccolo segnale positivo è arrivato. Fassone e Mirabelli hanno promesso al gabonese un quadriennale da 7,5 milioni l'anno per un totale, manco a dirlo, di trenta milioni, ma anche ottenendo il sì del giocatore toccherà poi convincere il Dortmund che, al momento, pretende 80 milioni per lasciarlo partire

Il Milan è pronto a intavolare una trattativa partendo da quota 60 per poi eventualmente limare una distanza fin qui molto ampia. Ma come? Al netto dell'extra-budget di cui si è parlato nelle scorse ore e che la proprietà cinese sarebbe pronta a mettere a disposizione della premiata ditta Fassone-Mirabelli, è evidente che la dirigenza rossonera dovrà anche arrangiarsi con quel che ha e, quindi, cercare di limitare i danni con qualche cessione. I nomi nella lista dei partenti sono parecchi e, a conti fatti, il Milan potrebbe finire col trovarsi con un tesoretto mica male da reinvestire.

Eccoli, quindi: Kucka (6 milioni, operazione conclusa); Bacca (20 milioni, c'è già un'offerta dell'OM anche se il colombiano continua a preferire e ad aspettare il Siviglia); De Sciglio (distanza ampia con la Juve: il Milan chiede 13, i bianconeri arrivano per ora massimo a 8); Lapadula (15 milioni la richiesta che, però, è ritenuta esosa sia dalla Lazio che dal Genoa); Niang (15 milioni, lunga la lista delle pretendenti, dall'Everton all'Arsenal passando per il Torino e il Fenerbahce); Paletta (piace al Torino, ma il giocatore vorrebbe il Valencia. Il Milan punta a incassare un milioncino). Il tutto per un totale di 70 milioni ipotetici (nelle trattative si molla quasi sempre qualcosa) cui andrebbe aggiunto il risparmio sui cartellini dei giocatori lasciati partire a zero o in prestito come Poli, Bertolacci e Vangioni.

Insomma, dopo aver speso molto è arrivato anche il momento di incassare prima di pensare a nuovi investimenti, specie se molto importanti come quello che servirebbe per strappare al Dortmund Aubameyang. Per il gabonese, in ogni caso, si continua a lavorare intensamente. Fassone e Mirabelli potrebbero spingersi fino in Germania la prossima settimana per evitare, innanzitutto, che i tedeschi si accordino con il Tianjin. Quindi, sempre con i gialloneri, ci si potrebbe rivedere in Cina dove le due squadre si affronteranno in amichevole il 18 luglio. I prossimi dieci giorni hanno quindi l'aria di essere davvero molto caldi. Tra Biglia e il sogno Aubameyang senza dimenticare Kalinic.

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