RINNOVI SPINOSI

Milan-Raiola, un gioco di equilibri tra Gigio, Ibra e Romagnoli

I tre sono gestiti dallo stesso procuratore e la società gioca col fuoco

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Questione di equilibri. Detto che il Milan non si fa tenere in ostaggio da nessuno, il rapporto con Mino Raiola è sempre delicato e va monitorato perché da lui, volente o nolente, passa un bel pezzo del futuro dei rossoneri. Stiamo parlando della spina dorsale della squadra di Pioli: Gigio Donnarumma, Alessio Romagnoli e Zlatan Ibrahimovic. Tutti e tre curati da uno degli agenti più importanti dal mondo e il mercato è alle porte.

La volontà dei tre è quella di restare a Milano, ma oggi questo non è scontato. Gazidis, Maldini e Massara non sono preoccupati ma ora è arrivato il momento di prendere delle decisioni. Sul piatto ci sono i rinnovi: il portiere e l'attaccante sono in scadenza a giugno, mente il contratto del difensore e capitano scadrà nel 2022.

Il capitolo Donnarumma va da sé che è quello più delicato perché il Milan non può permettersi di perdere a zero uno dei portieri più forti al mondo, anche se sul bilancio non peserebbe. Gigio vuole restare senza dubbio, ma aspetta anche l'offerta giusta: per ora l'aumento da 6 a 8 milioni di euro proposta ha lasciato perplesso l'entourage del giocatore. Uno perché si vuole aspettare la certezza della qualificazione alla prossima Champions League e due per ottenere la fascia da capitano. Ecco, questo l'argomento più spinoso. Il classe 99 (ora vice) si sente uno dei leader dello spogliatoio e vorrebbe essere riconosciuto come tale anche all'esterno.

Qui entra in gioco la situazione di Romagnoli che di questo Milan è il capitano, ma sta vivendo un momento di appannamento. Complice l'arrivo di Tomori e un piccolo infortunio il numero 13 non è più un inamovibile e non si può non guardare alla sua situazione contrattuale. Maldini deve evitare che anche il difensore italiano arrivi in scadenza quindi le strade sono due: la cessione a giugno o il rinnovo. Non si scappa. Dalla sua vendita l'obiettivo è quello di ricavare almeno 20 milioni da girare poi al Chelsea per riscattare Tomori che ne costa 28: sono in corso valutazioni a Casa Milan e di questo se ne parlerà pure con Raiola.

Infine, ma non ultimo c'è Ibra e qui c'è molto ottimismo. In pratica per Zlatan decide Zlatan e la sua volontà è quella di rimanere come ha ribadito più volte nelle varie interviste con grandi assist a Maldini. Bisogna mettere tutto nero su bianco e la società non ha fretta, ma ora che la strada verso la prossima Champions League sembra un po' più in discesa sarà tutto più facile. 

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