Il casting Milan per il dopo-Gattuso: sale DiFra, irrompe Gasp, scende Sarri. E gli outsider...

L'attuale tecnico rossonero lascerà la panchina a fine stagione, con o senza Champions

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Avanti con Gattuso, sino a fine stagione almeno. Poi, con o senza Champions, il Milan cambierà la sua guida. Il tempo di Rino è segnato: 4 partite, 360 minuti per provare a raddrizzare la stagione e poi la separazione dal club della sua vita. Ma chi al suo posto? In pole, lo avevamo già ribadito, c'è ora Eusebio Di Francesco che piace per stile, gioco e capacità di lanciare e valorizzare i giovani. Se le quotazioni dell'ex tecnico della Roma salgono, discorso opposto per Sarri: l'allenatore del Chelsea è in ribasso, scavalcato nelle preferenze della dirigenza rossonera da Gasperini.

Certo, l'artefice del miracolo Atalanta ha tutte le ragioni per proseguire coi bergamaschi (specie se arriverà la qualificazione in Champions) ma molto dipenderà dal progetto e dalle ambizioni del presidente nerazzurro Percassi. Senza dimenticare il fascino di una sfida, per Gasp, come quella di tornare a Milano, sponda rossonera, dopo il fallimento con l'Inter. Tre nomi, ma non solo. Restano gli outsider (fra questi Jardim e Giampaolo, quest'ultimo ha molti estimatori in società) e un sogno ormai destinato a rimanere tale a meno di clamorose sorprese, quello relativo ad Antonio Conte.

Un casting, comunque, molto agguerrito. Prima però resta da finire un lavoro, un lavoro molto importante, e questo è compito di Gattuso: lasciare sì ma senza rammarico né rimorsi.

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